- Il nuovo allenatore sarà Dynuss Zhof, non è vero? - sbraitò paonazzo Maurizium Moscaruman, che sbraitava paonazzo anche quando sussurrava nell'orecchio della moglie confidenze erotiche tipo "chiamami moscolino pelosino mio".

- Che stai addiciendo? - protestò rabbiosamente Aldous Biskardum - Se saresse Zhof, avrebbimo perduto subito la partita!

- E allora chi?!? - rimbrottò Moscaruman, con in viso un colore oltre ogni ipotesi di infarto fulminante, che peraltro il Signore Etereo non rischiava solo perché notoriamente aveva in torace non già un muscolo cardiaco bensì un pallone di cuoio.

- Ci vorrebbe Gianluk Viallis! - azzardò un altro ospite della tavola rotonda, il ben noto stregone bianco (anzi bianconero) Jean Pier Mughyn, i cui grandi poteri magici erano rivelati dal fatto che riusciva a partecipare contemporaneamente a TUTTE le tavole rotonde di argomento sportivo, e a pronunciare con area spudoratamente seria stronzate grandi come l'intera Terra di Mezzo.

- No, non poterebbe essere Viallis! - ringhiò Biskardum - Saresse meglio Lippis, oppure Tardellis.

- Viallis!!

- Zhof!

- Lippis!

- Tardellis!

- Asino! Imbecille!

- Imbecille a chi?

- A te e a tua sorella!

- Come ti permetti? Adesso ti gonfio!

- Io ti prendo per le orecchie e ti alzo come una Coppa Uefa!

- Ah sì? Beccati questo!

La tavola rotonda degenerò nell'inevitabile rissa, al termine della quale Carraralf (nonostante fosse in semplice collegamento virtual/spiritico) si ritrovò con un occhio nero, la fronte escoriata, due denti traballanti, tre costole incrinate e un morso sulla natica sinistra.

Venne alfine deciso che la carica di allenatore della nazionale sarebbe stata affidata ad interim allo stesso Carraralf, salvo poi nei mesi successivi designare, tra i diversi uomini di fiducia possibili, quello di aspetto più attraente e che parlasse meglio l'inglese. Come metodo di scelta per una carica così importante era evidentemente una vaccata pazzesca, ma stranezze simili sono piuttosto comuni in quel singolare mondo, così diverso dal nostro, che è la Terra di Mezzo!

Il pubblico del Mordorcanà commentò l'annuncio con un grande boato, perché in tal modo la partita sarebbe potuta riprendere. Carraralf sedette in panchina con aria nervosa, finché non vide che Trappo gli faceva cenno che tutto era pronto. Allora si alzò e agitò le braccia.

- Un momento! - gridò - Abbiamo cambiato idea! Nominiamo di nuovo Trappo Trapattins come allenatore!

I giocatori orcheschi rotearono gli occhi e digrignarono le zanne. Era una visione spaventevole, credete a me!

- Voi hobbit ci volete prendete per il sedere! - sibilarono Riv'ahl'doss e Ron'aldh'okk - Ma noi vi facciamo tutti quanti allo scottadito, che credete?

- Per la barba del vecchio Tuc, non perdiamo la calma. - intervenne Trappo - Capisco che questi contrattempi possano avervi contrariato, care le mie torri carioca. Per farci perdonare, permettemi di omaggiarvi con questo misero segno della nostra ammirazione.

I due orchi squadrarono sospettosi il fascio di foto che Pipino Tott e Bolbo Vier stavano loro porgendo.

- Che roba è? - ringhiarono.

- Il nuovo calendario delle nostre fidanzate. - spiegarono i due hobbit.

Dovete sapere infatti che le femmine-hobbit con cui Pipino e Bolbo intrattenevano una relazione paparazz-sentimentale solevano esibire le loro virtù anatomiche su almanacchi illustrati venduti su riviste che, grazie a tali inserti, fatturavano alle edicole cifre superiori al Prodotto Interno Lordo della nazione hobbit.