Il succo di frutta è fresco e soffice come la neve appena caduta. Greco lo assorbe avidamente, si attacca al senso di realtà che emana ora che la tuta giace al suo fianco, sporca e lacera. Ripensa ancora al forno 5, al fuoco, ai morti, a ciò che poteva fare e che non aveva fatto.
Oggi nessuno è morto. Ha fatto quello che doveva, adesso e tre anni prima. Si massaggia il seno sinistro, dove ha ricevuto il colpo dalla Fabulatrice. Ancora d'istinto la mano scivola verso il ventre. Percepisce la presenza del piccolo: Alex, come si chiamerà, si agita appena nel suo stadio di invisibile feto, approvando la sua decisione. Greco sorride maliziosa.
- Ti ricordi - chiede improvvisamente a Lagomarsino, - ricordi cosa ti dissi quando tornai dal forno 5?
- Sì. Che poche vite potevano essere sacrificate per salvarne molte altre, e che non avevi avuto altra scelta. E allora?
- Sbagliavo.
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