Dietro la tenda

Si intravede, dietro alla tenda della finestra, la sagoma nera del Reverendo, un ammasso di stecchi neri impolverati, emaciato e con la barba bianca ispida. I capelli bianchi sembrano uno straccio rinsecchito appoggiato sulla testa. Ha in mano un fagotto rosa che si agita, e nell'altra un coltellaccio. Il Reverendo guarda verso l'alto in cerca della cometa, dalla finestra non la vede più?

Sparisce dietro alla parete di legno bianco sbrecciato, per poi apparire sulla veranda. Ha il coltello puntato al ventre del neonato.

Lo Sceriffo deve agitarsi come un folle e ringhiare ordini per tenere a bada i suoi bikers, desiderosi di assaltare la baracca e di passare con le gomme chiodate sulle palle del Reverendo.

Poi il sibilo proveniente dal cielo costringe tutti, senza eccezione, ad alzare lo sguardo.

La cometa si spezza, come due soli verdi.

Impatto

L'impatto con il terreno è dolorosissimo, seppur attutito dalla cintura di airbags e dai retrorazzi l'urto sballotta Taylor e Leavines come due buste di plastica in una tempesta di sabbia. Non appena la cabina del cargo si stabilizza, Taylor e Leavines balzano fuori.

- Oddio, avremo distrutto mezzo pianeta! Abbiamo avvelenato mezzo pianeta con la radioattività! - grida Leavines mentre apre lo sportello.

- Eh, magari se non apri eviti che ci avveleniamo anche noi... - sibila Taylor mentre cerca di afferrarla alla scarpa. Gli si impiglia la catenina nello stivale di Leavines, mentre escono all'aperto in quello che sembra essere un deserto.

Era per il baffo ma va bene lo stesso

Quando l'alieno alza gli occhi al cielo, Gondo chiude lo sportello, spingendo la creatura all'indietro e facendolo rotolare violentemente sul sedile del passeggero. - Fanculo! - Poi si rannicchia vicino alla ruota anteriore. Il sibilo proveniente è ormai assordante, ma non copre il fischio straziante dell'alieno.

Gondo si alza e sbircia dal finestrino. L'alieno giace sul sedile, con il coltello da macellaio lasciato lì da Gondo conficcato nella schiena. - Era per il baffo, - sussurra Gondo - Ma va bene lo stesso.

Poi il suo sguardo si posa sul tubo metallico impugnato dalla creatura. Sulla superficie, curiosamente, è ancora riflessa la cometa. Solo che è molto più vicina.

Alle spalle

Il biker che piomba sul Reverendo dal tetto della baracca è un corpo gonfio e tatuato avvolto in lattice nero, si preoccupa di mozzargli il braccio con una spada da samurai. Poi, da ex-quarterback di football americano, prende il neonato e lo lancia verso lo sceriffo, preoccupandosi di non dare troppo effetto al lancio.

Quella cazzo di cometa è vicinissima.

Lancio perfetto, una trentina di metri. Ora, come dicevano negli spogliatoi, sono cazzi di chi deve ricevere palla.