I due capitani decidono di cedere il comando; il timone passa a Gianni Montanari. Nessuna innovazione caratterizza questo cambio della guardia. I contenuti si fanno più vivaci.

Nel 1986 Galaxis si affaccia in edicola. Più duratura la presenza di Star Trek, avvistata nel 1987.

Urania continua a macinare imperterrita volumi su volumi.

Il 1988 vede il varo di Quasar Fantascienza e di Urania Fantasy (quasi un'eresia). Karel Thole per gravi problemi di vista abbandona con il n. 1080; la sua prima copertina era apparsa nel 1960 sul n. 233 e da allora, quasi ininterrottamente, aveva fornito la sua opera per 835 volte. Il tentativo di non farlo rimpiangere fu affidato a Vicente Segrelles prima e a Oscar Chichoni poi, ma nel cuore degli uranisti è rimasto sempre lui. A parte la presenza in edicola di testate horror e fantasy (sempre iniziative Mondadori), Urania e le sorelle navigano in solare solitudine. Il 1989 incamera il n. 1100, un Asimov femmina non eccezionale nonostante la Pelle d'acciaio. Nel 1990 Montanari cede il timone a Lippi chiudendo in bellezza con la pubblicazione del romanzo vincitore del primo premio Urania da lui ideato: Gli universi di Moras, di Vittorio Catani (in realtà la gestione del premio era stata curata in tutte le sue fasi dal nuovo entrato). Navigazione senza scosse. Il 1993 mette in stiva il 1200° numero, senza particolari clamori; all'orizzonte, in lontananza spunta una Isaac Asimov Science Fiction Magazine, troppo poco per preoccupare il comandante, né i suoi sonni vengono turbati nel 1994, da Analog Fantascienza, anzi si trova il tempo di mettere in acqua, UraniArgento l'anno successivo.

Il 1996 vede un'ulteriore riduzione delle dimensioni, la veste cambia completamente. Un logo aggressivo, le sembianze di un libro, lo sbarco in libreria e nei supermercati.

Quel che sembra una grande pensata si rivela un vero e proprio boomerang in edicola. L'uranista (che è un conservatore) non trovando più il consueto abito bianco la perde di vista; la libreria lo snobba come prodotto povero e dopo i primi successi, l'amaro risveglio. Comunque l'inizio del 1997 vede il raggiungimento del 1300° numero (il 9° che va in libreria). L'esperimento in libreria, siamo Ai margini del caos, cessa dopo il 31° volume (il 1348° in edicola). L'onore di chiudere ad un italiano: Franco Ricciardiello. Siamo alla fine del 1998 e quasi alla fine di 50 anni di crociera, quasi una Crociera nell'infinito per una collana da edicola. Il 1999 si snoda pacificamente e il livello sembra migliorare; la vicinanza del 2000 sembra stimolare la grande nave. Sembra comunque che i vecchi lettori si siano disaffezionati e che Urania non attiri più nuovi lettori. All'inizio dell'ultimo anno del secolo, per iniziativa di un editore romano, Fanucci, si scatena la prima seria offensiva, come tale dichiarata, di soppiantare Urania nel cuore dei lettori: Solaria. Copertina accattivante e molto simile a Urania, titoli interessanti, riscuote subito il favore del pubblico. La minaccia viene presa seriamente.