Intervista con Kinuko Y. Craft

Non possiamo nascondere una sincera ammirazione per il tuo talento. Le tue opere sono così vicine allo spirito dei nostri maestri italiani. Quali sono state le fonti della tua ispirazione? Quali pittori ti hanno influenzato più di altri?

Quando avevo circa tre anni mi fu permesso di accedere alla biblioteca di mio nonno, nella quale scoprii alcuni volumi d'arte dell'epoca rinascimentale. Rimasi completamente incantata sfogliando quelle pagine e trascorsi ore assimilandone ogni dettaglio. Volevo in qualche modo divenire una narratrice, come quegli artisti. Tra quei dipinti trovai Giotto, Martini, Fra' Angelico, Botticelli, Credi, Ghirlandaio, Bellini, Mantegna, Tiziano e soprattutto Leonardo da Vinci, a mio giudizio il più grande artista ad aver mai camminato su questa Terra.

Quali sono gli artisti che hanno infuenzato di più la vena sognante del tuo portfolio?

Oh, sicuramente gli artisti del 17mo, 18mo, 19mo e inizio ventesimo secolo provenienti da scuole di vari paesi. Fondamentalmente mi sento attratta dalla bellezza che viene a crearsi dall'amalgama armonico di colori, forme, luci e ombre. Il mio interesse spazia dai lavori del neoclassicismo al romanticismo, dai simbolisti ai preraffaeliti, dai lavori dell'Hudson River School a quelli dei pittori di Boston inizio ventesimo secolo. Anche lavori più moderni, come quelli di N. C. Wyeth, Kay Nielsen, George Tooker, Jared French e Richter non mancano di affascinarmi, forse perché mi sento toccata dagli elementi fantasy contenuti nei temi poetici dei loro dipinti.

E ancora lo scorso anno quando ho visto "San Francesco in Estasi" e "Narciso" di Caravaggio al Wadsworth Atheneum, non ho mai invidiato tanto il lavoro di sorvegliante di museo!

Quali sono i tuoi artisti contemporanei preferiti?

Frank Frazetta è quello che ammiro più di tutti, ma ci sono anche molti altri artisti che trovo nell'annuario Spectrum. Io vivo in una vecchia, diroccata residenza estiva sulla cima di una collina in una piccola località del New England e raramente scendo in città. Trascorro le mie giornate profondamente immersa nel mio mondo di sogni. La casa è circondata da una fitta foresta, e raramente incontro altre creature, oltre mio marito Mahlon e i miei due cani Wolfgang e Portia. Per questo motivo, la mia conoscenza dell'arte fantasy contemporanea è limitata ai volumi Spectrum e ai tascabili fantasy dell'emporio locale. E' meraviglioso vedere così tanti artisti creare una tale mole di lavori. Sono più che invidiosa riguardo ad alcuni, e i loro successi mi aiutano a rinnovare le energie che mi spingono a sognare e a dipingere.

Anni fa ricordo un disegno delle Quattro Stagioni di Domenico Gnoli nell'ufficio di Playboy Magazine. Era una tela di modeste dimensioni, eppure quell'immagine continua a riecheggiare nella mia mente, sebbene sia l'unico dipinto abbia mai visto di quell'artista.