Il tipico programma
L'Eurocon 2002 si è svolto a Chotebor dal 3 al 7 luglio 2002, ma virtualmente è iniziato due giorni prima a Praga. Dico virtualmente non solo perché io non c'ero, ma perché stando al programma si trattava essenzialmente di due giorni di visite turistiche guidate per Praga (a pagamento supplementare) e l'unico pretesto pseudofantascientifico era la visita una sera ad una libreria di fantascienza. Un programma incompatibile con la mia natura più profonda -- se vi avessi partecipato il mio intero metabolismo si sarebbe messo in sciopero e la stessa replicazione del mio DNA cellulare sarebbe stata in gravissimo pericolo, per non parlare del rischio piaghe da decubito per la mia corteccia cerebrale.
Ospiti d'onore dell'Eurocon 2002 erano George R.R. Martin (USA), Robert Holdstock (Inghilterra), Jim Burns (Galles), Kir Bulycev (Russia) ed Andrzej Sapkowski (Polonia). Altri ospiti erano Myra Çakan (Germania), Isobelle Carmody (Australia), Philippe Coriat (Francia), Klaus N. Frick (Germania), Ernst Vlcek (Austria), William King (Scozia), Ondrej Neff (Repubblica Ceca), Martina Pilcerová (Repubblica Slovacca), Jaroslav Velinsky (Repubblica Ceca), Rafal Ziemkiewicz (Polonia).
I partecipanti all'Eurocon erano circa un migliaio, la preponderante parte dei quali provenienti dalle repubbliche Ceca e Slovacca, mentre un centinaio di persone proveniva da quasi una ventina di altri paesi, quasi tutti europei.
Ogni convention di fantascienza tipicamente ha un programma. Il programma dell'Eurocon 2002 comprendeva conferenze tipo Mezzo secolo di science fiction music a cura di Hana Vittková e Robert Richter, o Vuoi essere un Hentai Daemon? a cura di E. Kocourek, o cose ancora più criptiche come Xin and others a cura di Konrad Lewandowki + Laser (non chiedetemi chi fosse il laser), ma anche momenti più umani come Notes from the Unknown Region con Robert Holdstock; What is fantasy con Adrzej Sapkowski; Bat Durston, the Bard, and Me con George R.R. Martin ed il classico 30 years of science fiction illustration a cura di Jim Burns, sul quale ha rilanciato 40 years in Hungarian SF a cura di Péter Michaleczky.
Immagino che vorrete sapere se tra queste cose c'era qualcosa di interessante, ma io non ve lo dirò. Perché non lo so. Come sempre faccio ad ogni convention che si rispetti mi sono rigorosamente astenuto dal presenziare alle conferenze, preferendo l'interattività di un colloquio con persone interessanti alla passività di una conferenza che di solito serve a chi ci partecipa solo per il vago ricordo di esserci stato. Vanamente il buon direttore di Delos, Sosio, ha promesso di decuplicarmi lo stipendio se avessi partecipato in stato di veglia alle conferenze: certe cose non si possono comprare, neanche con tutti i soldi di Delos!
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