La serie televisiva
L'idea iniziale e il contesto storico-culturale
La nascita vera e propria della serie televisiva di Batman è da far risalire al 1965. La ABC stava perdendo terreno rispetto agli altri network e aveva bisogno di un programma di punta per riconquistare il suo pubblico. Alcuni executive della rete TV pensarono di affidarsi ad un supereroe dei fumetti acquistando i diritti per Batman. La produzione venne affidata a William Dozier, un produttore che fin dai primi anni '60 si era distinto per aver portato al successo serie come Dennis the Menace e Bewitched. Dozier lesse tutto ciò che c'era da leggere su Batman e sviluppò un format per la serie che si è rivelato vincente anche a distanza di alcuni decenni.
In pratica i personaggi vengono trattati con molta serietà, ma le trame sono assurde, surreali e gli espedienti per realizzarle ridicoli. I supereroi, malgrado tutti i tentativi di rimanere sensati e logici, finiscono per essere derisi e ridicolizzati perdendo la dimensione eroica e drammatica presente nei fumetti. Si tratta quindi di una costosa operazione di ridimensionamento delle storie e dei personaggi che sfocia nel buffo, nel comico e a volte nel grottesco. Il pubblico naturalmente non chiede altro che divertirsi e ridere e il successo per la serie è immediato.
Questo approccio può essere assimilato al movimento della Pop Art, che proprio negli anni '60 ha raggiunto il suo apice nel mondo dell'arte e della cultura. La Pop Art utilizzava immagini e icone della cultura di massa per esprimere una critica a questa stessa cultura: l'artista raffigura e mostra al pubblico ciò che tutti conoscono, ma vi aggiunge un suo personale giudizio, costituito da un risolino di compassione.
Lo stesso risolino che prova il pubblico televisivo di fronte alla serie quando riconosce la banalità delle trame, solo che il pubblico accetta comunque senza riserve l'immagine banale e surreale dei due supereroi perché li accetta come espressione della propria cultura. Per molti spettatori dell'epoca guardare Batman significava sentirsi sofisticati e alla moda, per il pubblico giovane invece l'essenziale era godersi le avventure di due supereroi, senza complicate sovrastrutture culturali.
La produzione della serie ha subito l'influenza anche da altri fattori. E' molto probabile che la scelta dell'approccio ai personaggi e alle trame sia stata dettata anche dai particolari avvenimenti che hanno caratterizzato la cronaca e la storia degli Stati Uniti negli anni '60, soprattutto la guerra del Vietnam.
L'influenza della guerra del Vietnam sulla produzione televisiva di quegli anni è stata fortissima, determinante. Il Vietnam è stata la prima guerra con una copertura mediatica quasi totale, tanto che il pubblico guardava tutti i giorni all'orario dei pasti il telegiornale con le ultime notizie e le immagini dal fronte. E le immagini naturalmente erano di inconsueta violenza, o mostravano i luoghi dove erano morti un fratello, un padre, un amico, un marito. Il pubblico desiderava quindi una valvola di sfogo per dimenticare gli orrori della guerra, e Hollywood gliel'ha fornita producendo serie televisive allegre e spensierate, dove il buono vince sempre, i cattivi vengono sconfitti e gli eroi sono in grado di realizzare qualsiasi cosa. Scorrendo la lista delle serie prodotte negli anni '60, notiamo che sono tutte caratterizzate dal paradigma "niente sesso, niente violenza, e dove possibile, molte risate": Get Smart, The Andy Griffith Show, I Dream of Jeannie, Mission Impossible, naturalmente Batman e infine Star Trek e Bonanza.
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