Il giovane assunse un'espressione afflitta. - Infatti è da allora che stiamo tentando di arrivare a destinazione. Chissà che questa non sia la volta buona.
Mister Fogg si carezzò signorilmente il mento signorile. - Stavo pensando, professor Aronnax...
- Cosa, di grazia?
- Perché scendere dall'aeromobile in questa landa sconosciuta? Direi che è più conveniente proseguire il viaggio. Io collezionerò tratte aeree per la mia scommessa, e voi avrete occasione per le vostre osservazioni naturalistiche.
Oh che magnifica proposta! Oh come potevo non accondiscendere!
- Tanto più... - aggiunse - ...che avremo la possibilità di assistere i figli del capitano Glen Grant nella perigliosa ricerca dello sfortunato genitore.
- E' deciso, dunque. - approvai - Hai sentito, Consiglio?
- Come piace a voi, signore. - esclamò da bravo inferiore il mio servo.
Oh quanto questa decisione fu opportuna! Non sto a tediarvi con il racconto delle innumerevoli tappe del nostro viaggio. Vi dirò soltanto che mister Fogg raggiunse gli ottanta scali, com'era nei termini della scommessa che l'opponeva ai gentiluomini del suo club, contro i quali da eccellente albionico soleva puntare forti somme sulle corse dei levrieri, dei cavalli, delle volpi e degli extracomunitari (questi ultimi sono i più difficili da addestrare, in verità!).
Dunque, dicevo che mister Fogg collezionò ottanta scali mantenendo il proprio bagaglio, ragionpercui tornò, ebbro di felicità, a Londra, presso il cui aeroporto lo informarono che la British Airways (con la quale aveva percorso l'ultimo volo verso casa) aveva erroneamente spedito il suo baule a Bora Bora.
Gli ineffabili addetti all'ufficio reclami gli consegnarono in cambio una "safety-bag", dopodiché sprangarono la porta dell'ufficio. Mister Fogg aprì confuso la safety-bag, che a detta della British Airways doveva contenere il kit necessario alla sopravvivenza di un turista sprovvisto di bagaglio nelle terre di Sua Maestà Britannica. Dentro trovò:
N. 1 mutanda di pizzo, bianca;
N. 1 salvietta in spugna di dimensioni affrancatura postale;
N. 1 tragico spazzolino marca Disney con Superpippo dipinto sul manico;
N. 1 tubetto di dentifricio pieno di pongo;
N. 2 paperelle di gomma per il bagno;
N. 1 opuscolo ove veniva spiegato che la British Airways era la compagnia aerea migliore del mondo.
Quanto ai figli del capitano Glen Grant, dopo averli accompagnati in giro intorno al mondo alla latitudine di 35 gradi sud, scoprii che in realtà non erano fanciulli bensì nani travestiti (di nome rispettivamente Màmmolo e Sìlviolo) al servizio della CIA, impegnati nella caccia di Bin Laden e del mullah Omar, e che il messaggio sbiadito spacciato per richiesta d'aiuto era in verità una comunicazione cifrata di Al Queida intercettata da uno 007 statunitense travestito da barista specializzato in Sanbittèr.
Decisi di seguirli comunque nella loro impresa. Il mio contributo scientifico/naturalistico era fondamentale, cribbio! Riusciremo nell'intento? Chissà! Come diceva l'Ecclesiaste: "Chi mai potrà scrutare nel fondo dell'abisso?".
Bè, senza dubbio il mio buon amico e collega professor Lidenbroke, e il suo devoto nipote Axel, dopo il loro viaggio al centro della Terra potrebbero rispondere. Ma questa è un'altra storia.
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