Alla breve distanza di soli sei milioni di anni luce ci sono la galassia di Andromeda ed M 31 che sono entrambe, come la nostra, delle galassie a spirale, M 33 che si trova nella Costellazione detta del Triangolo, più piccola ma anch'essa a spirale e poi altre minori di forma ellittica e triangolare.

Le più vicine a noi sono la Grande e la Piccola Nube di Magellano perchè la prima si trova solamente a 170 mila anni luce da noi e la seconda appena un poco più in là.

Esse orbitano come satelliti attorno alla nostra galassia in un tempo che dovrebbe aggirarsi sul qualche miliardo di anni.

La galassia di Andromeda dista da noi circa 2,2 milioni di anni luce e fu descritta fin dal 946 dopo Cristo dall'astronomo arabo Abu I - Husain al Sufi ed è grande una volta e mezzo la nostra ma ha la forma molto simile per cui, osservandola, possiamo farci un idea della nostra immensa astronave che viaggia a velocità incommensurabile nello spazio.

A tutt'oggi sono state classificate 2712 ammassi di galassie...e non è ancora finita e forse non finirà mai.

In questo immenso oceano pulsante, tra questi milioni di miliardi di soli che presumibilmente possono avere miliardi di miliardi di pianeti, siamo davvero desolatamente soli in questo sconfinato universo?

Il primo tentativo di comunicare con gli alieni fu del matematico tedesco Carl Friedrich Gauss il quale propose di disegnare il Teorema di Pitagora nell'Asia Centrale, ritagliandolo, senza il minimo rispetto ecologico, nella foresta e piantando del grano negli spazi che sarebbero stati spianati. Charles Cross propose invece di usare un gigantesco specchio per dirigere un fascio luminoso verso il pianeta Marte.

Nel 1900 fu bandito un premio di 100 mila franchi per chi potesse dimostrare di aver avuto contatti con degli alieni.

Nulla da fare per ora e le sonde spaziali non ci hanno dato, almeno fino ad adesso, speranze di poter incontrare forme di vita intelligenti.

Forse non ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati ad avere un pianeta della giusta dimensione, alla giusta distanza dal Sole, un Sole che corrisponde alle prerogative adatte, ma un semplice calcolo matematico tenderebbe a dimostrare che solo nella nostra galassia potrebbero esserci ben 600 milioni di pianeti di tipo terrestre.

Ora noi sappiamo con assoluta certezza che esiste una civiltà tecnologica nella galassia e che questa, chiamiamola civiltà è la nostra, vediamo di stabilire se potrebbero esservene delle altre.

Nella nostra galassia ci sono circa trecento miliardi di stelle e quelle che sono simili al nostro Sole sono, secondo i più ottimisti, un numero di 5 miliardi e di 100 milioni per coloro che vogliono restare nel pessimismo più sfrenato ed almeno il dieci per cento di queste stelle dovrebbero avere pianeti compatibili con la vita.

Ci sono scienziati che pensano che la vita si manifesti ogni volta che le condizioni base lo consentano e se questo fosse vero dovrebbero esistere un miliardo di pianeti con forme di vita primitiva come possono essere per esempio i batteri, ma se, contrariamente, la vita si sviluppa solo in casi fortuiti, nei casi di pessimismo più sfrenato abbiamo almeno almeno 5 milioni di pianeti passibili di vita.

Ma vogliamo dire di più e pensiamo solo alla cosiddetta vita intelligente. Stiamo sempre dalla parte dei più pessimisti e, sempre secondo il calcolo delle probabilità, ci troviamo con 200.000 pianeti.

Ma ora si pone un problema molto più delicato: per quanto tempo deve svilupparsi e durare nel tempo una civiltà perchè essa possa comunicare con un'altra contemporanea e questo tenendo conto che la distanza per lo scambio di questi messaggi può essere incommensurabilmente grande per i termini di vita così come noi li conosciamo?

Quindi restiamo nel pessimismo d'obbligo e poichè nell'universo conosciuto ci sono qualcosa come 100 miliardi di stelle, ecco che potrebbero esistere almeno diecimila pianeti con una civiltà tecnologica già sviluppata.