Un altro fenomeno ancora piuttosto misterioso, ma esistente nell'universo è quello dei buchi neri. Quando una stella ha esaurito il suo carburante può esplodere in quella che viene definita Supernova, un'immensa esplosione di luce e di energia e, in pochi secondi, il suo nucleo comincia a colassare verso l'interno, questa esplosione lancia la maggior parte del guscio esterno della stella nello spazio, ma altra materia rimane nel nucleo.Schiacciata dalla sua stessa gravità la materia si condensa fino a diventare una sorta di buco di un nero assoluto e questo perchè nemmeno la luce può sfuggire a questo collasso cosmico. Esso continua ad orbitare nello spazio, ma è praticamente invisibile. Tutto ciò che viene attirato su esso si annulla e ben difficilmente può trattarsi di un passaggio in un altro universo, un buco nero è uno strappo nel tessuto dell'universo, è il nulla infinito...forse.
Come abbiamo detto tutto questo insieme di stelle vive in un unico, gigantesco ammasso chiamato Galassia, la nostra Galassia si chiama Via Lattea e, nelle notti, ormai sempre più rare, con il cielo terso, è possibile scorgere uno di questi bracci della grande spirale che ci racchiude. Eppure, solo in quella zona, ci sono miliardi di stelle e tutta la galassia è composta di centinaia di miliardi di stelle in una girandola larga centomila anni luce.
Il suo nome deriva dagli antichi greci i quali videro nel suo baluginìo una traccia di latte proveniente dal seno della dea Giunone mentre allattava Ercole ma, come sempre, l'osservazione scientifica, ha tolto questo valore di poesia per mostrarne un altro. Galileo Galilei nel suo Sidereus Nuncius del 1610 scriveva.
"La Via Lattea appare come una congerie di innumerevoli stelle, disseminate a mucchi, tanto che, in qualsiasi regione di essa si punti il cannocchiale, subito una gran folla di stelle si presenta alla vista, delle quali parecchie si vedono abbastanza grandi e molto distinte; ma la moltitudine delle piccole è del tutto inesplorabile."
Non fu facile stabilire le distanze delle stelle e, in questo senso, furono compiuti parecchi tentativi. Nella seconda metà del settecento William Herschel prese come unità di misura la distanza tra la Terra e Sirio che, essendo la più luminosa si riteneva fosse la più vicina, per cui concluse che la galassia avesse una lunghezza di mille siriometri ed uno spessore di cento nel rigonfiamento centrale.
Oggi noi sappiamo che la distanza tra la Terra è Sirio è di quasi nove anni luce per cui, secondo Herschel, la Via Lattea sarebbe stata larga novemila anni luce e spessa 900 il che rappresenta un decimo delle sue vere dimensioni. Però Herschel ritenne che certe piccole forme visibili nel suo telescopio fossero delle altre galassie. Il suo strumento era troppo poco potente perchè quelle macchie di nebbia si risolvessero in stelle ma aveva perfettamente ragione: la Via Lattea era soltanto una tra le migliaia di galassie che costellano l'universo conosciuto.
Non è facile poter tracciare una mappa del cielo ma sappiamo per certo che ci sono galassie estremamente simili alla nostra, la cui forma a spirale sembra essere quella più comune. La maggior parte delle galassie sembra organizzata in strutture poste su tre livelli: ci sono dei piccoli gruppi di venti o trenta galassie che formano ammassi più grandi e che possiedono milioni di sistemi stellari e, a loro volta, questi ammassi danno luogo a superammassi.
Come abbiamo detto le forme sono diverse: a parte quelle a spirale, ve ne sono delle quasi sferiche o lenticolari ed anche delle galassie quasi ellittiche, a galassie con una barra centrale dalla quale si distaccano due bracci a spirale principali fino a galassie dalla forma irregolare. Variano anche massa e dimensioni delle galassie che vanno da mille miliardi di masse solari con un milione di anni luce di diametro ad appena qualche miliardo di masse solari e poche migliaia di anni luce.
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