8. I cinque sensi? Sono sei o forse più
Qualcuno se ne ricorderà, un tempo nelle scuole si insegnava che i sensi umani sono cinque: vista, udito, tatto, gusto, odorato. Ma già a partire dagli inizi del terzo Millennio le nuove acquisizioni tecnologiche avevano cominciato a confondere le acque. Le protesi elettroniche erano in grado di accrescere alcune sensazioni portandole a nuovi livelli, offrendo la possibilità di percepire - se non nuove sensazioni - sensazioni vecchie in modo nuovo. Ormai la situazione si è ulteriormente evoluta: posso portare la mia esperienza personale.
Il mio mestiere? Sono una "cavia sensoriale", cioè le aziende e gli istituti mi pagano affinché su di me si testino nuovi apparati di senso. Volete sapere come io vedo il mondo?
Stamattina, erano le cinque, mi hanno svegliato alcuni scricchiolii: il palazzo in cui vivo (dodici piani, costruito nel 1998) ha avuto impercettibili moti di assestamento, e il mio udito superpotenziato elettronicamente li ha raccolti e ne ha individuato la natura. Nulla di preoccupante: sono micromovimenti di ogni edificio. Un sottile ronzio nella regione degli infrasuoni (sotto i 16 Herz) mi diceva che i fiori stavano sbocciando nei vasi sul balcone. Ovviamente avevo escluso le gamme di moltissimi altri rumori, per non venire perennemente assordato. Era ancora buio, ma ho aperto i miei occhi a infrarossi e mi sono alzato. Ci vedevo benissimo, anche se in modo diverso. Per un attimo ho provato a invertire alcuni sensi: sono in grado di ascoltare i colori e vedere i suoni, toccare un profumo, annusare la ruvidezza di una superficie. Non sarei in grado di descrivervi questi nuovi sensi, se non in modo molto approssimativo. Ho visto che in cielo c'era la luna, e con i miei occhi dal cristallino regolabile ne ho ingrandito l'immagine scrutandone le ombre della superficie, il cratere Aristarco e il Mare della Tranquillità. Intanto - mi trovavo in cucina - col mio terzo braccio bionico trafficavo alla console del computer domestico per programmare una leggera colazione. Un'altra cosa che non si può spiegare adeguatamente: poter innestarsi a volontà un terzo braccio artificiale che invia le sue sensazioni, e le mescola con quelle delle due braccia normali.
E' come essere sempre affacciati su un abisso, sentirsi carichi di energie pronte a esplodere, vivere mille vite in una, scoprire nuovi mondi, accorgersi che fino ad ora eravamo tutti ciechi, sordi e muti.
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