7. Io e Maki

Noi abbiamo scelto Maki. Non filippini, mauriziani, albanesi, etiopi o altro. Credo che quanto a esotismo, Maki sia davvero il massimo. Per di più, c'è chi afferma che avvalersi di creature come lei risulti anche più "morale".

Ignoro se sia davvero così. Comunque Maki è uno (dovrei dire "una") scimpanzè modificata. Un Superscimpanzè: Antropoide frutto di un allevamento selettivo e di tecniche biogenetiche d'avanguardia, che ha frequentato con profitto la Scuola Educativa di Johannesburg, recitava il suo curriculum quando la acquistai. E' alta un metro e cinquantatre. Marta e Renato - 8 e 10 anni - la considerano ormai un'amica e compagna di giochi, e guai a toccargliela. Maki è molto buffa quando indossa il grembiule, e in cucina si muove velocissima, barcollando e grugnendo. Sa imitare una cinquantina di parole e ne capisce almeno duecento. A nostra volta abbiamo imparato il suo ricco vocabolario di segni. Insomma anche se Maki non ha un'intelligenza umana, è molto umana. Conosco personalmente almeno dieci famiglie che hanno un superscimpanzè come aiuto domestico, e so che in città ce ne sono dozzine, ormai.

Vedete, io ancora non ho deciso se - come accennavo - questo sia più morale dell'avere in casa persone di servizio. Alle volte ho la sensazione che proprio perché Maki è al limite fra umano e animale, solleciti contemporaneamente sensi di colpa verso gli animali e verso fasce meno privilegiate o fortunate di esseri umani. Ma forse io vivo fuori del mio tempo. Quando guardo Maki e la vedo così intenta nei suoi compiti, così pronta, ciecamente fiduciosa ma con lo sguardo vivo e intelligente, la prendo, le metto il suo vestitino più sgargiante e me la porto fuori mano nella mano, a prendere insieme un gelato.