4. Pioniere della Mutazione
Devo dire che, inventandomi il mio lavoro, io sono di quelli che hanno avuto fortuna; e se poi molti mi hanno imitato ne sono felice: è una dimostrazione che i tempi erano maturi per il cyber-nomadismo globale. Non è stato facile, credetemi.
Correva l'anno 2006, e nonostante le mie tre lauree (Economia, Legge, Ingegneria elettronica) vivevo di espedienti elemosinando un lavoro, decente o meno che fosse. Mi assillavano idee come benessere, stile di vita, sicurezza, carriera. Per queste cose trascuravo anche i miei interessi culturali. Finché, come si dice, ebbi l'illuminazione. O forse mi ruppi semplicemente le scatole.
Possedevo una moto ecologica, di quelle nate agli inizi del III Millennio. L'attrezzai a modo mio: minicomputer portatile, antenna e modem satellitari, fax, cellulare, stampante laser. Feci modificare il mio casco con auricolari per l'ascolto dei messaggi di segreteria, e introdussi un microfono per rispondere al telefono e per impartire ordini verbali al computer, restando con le mani libere. Inoltre, per poter digitare al pc mentre sono in viaggio ho trasformato le manopole della moto, dotandole di una serie di tasti di mia ideazione. Ovviamente sono collegato in rete, e partecipo a vari gruppi di discussione su argomenti frivoli, o di studio e aggiornamento. Il vetro del casco è un visore trasparente, un doppione dello schermo del mio pc. La moto va a carburante eco, ma ha anche pannelli solari.
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In questo modo, in sei anni ho percorso 200.000 km. per il mondo: Italia, Europa, Estremo Oriente, Australia, Antille. Buenos Aires, Manila, Rejkjavik. Nel mio cervello e nella memoria del mio pc (che è davvero una mia protesi) ci sono migliaia di facce, dati, aziende, situazioni. Il mondo è realmente la mia casa. Ho precursori? Sì, gente come Steve Roberts, attivo già un paio di decenni fa. Sono un cybernomade, vivo di reportages e consulenze tecnologiche. Le mega-aziende del duemiladieci hanno bisogno di esperti in "saperi multipli", di genialoidi capaci come me di lasciar correre cervello e ruote a briglia sciolta sullo scenario del mondo cogliendone novità e segreti, per poi assimilarli, condensarli in progetti e soluzioni pratiche innovative, concorrenziali.
Qual è il mio lavoro? Chiamatemi Pioniere della Mutazione.
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