Come abbiamo precedentemente annunciato, Canal Jimmy riparte con una grande programmazione di serial Sci Fi e fantastici, aggiungendo alle vecchie serie Doctor Who, Firefly e Farscape oltre a Witchblade e Birds Of Prey, due serie tratte dai fumetti DC che ci presentano alcune delle più sexy e micidiali giustiziere dell'universo fumettistico di Batman e Superman.

Il Corriere della Fantascienza ha intervistato a questo proposito il direttore di Canal Jimmy, Giusto Toni.

Innanzitutto complimenti per il colpo, vi siete assicurati ben tre serie di grossa rilevanza fantascientifica dopo un periodo lievemente sottotono (anche se comunque puntellato da Carnivale, Enterprise e stupendi recuperi vintage), possiamo sperare in una ripresa "dura" di fantascienza e non solo fantastico in genere?

Assolutamente si, l'idea è di dedicare stabilmente da novembre le 2 ore del prime time del venerdì alle serie ed ai film di fantascienza.

I motivi della scelta delle tre serie? Insomma, ci piacerebbe immaginare degli addetti ai lavori realmente appassionati che dopo averle viste si sono detti: "trasmettiamole" e non solo calcoli di audience e palinsesto.

Doctor Who e Firefly sono amori a prima vista. Doctor Who ha una profonda ironia e gioca sul doppio livello di essere una serie molto giovane come linguaggio e regia e al contempo essere molto pop e rispettosa della serie originale sixties. Firefly ha questa genialità di miscelare Star Trek con Sergio Leone condito da un po' di space opera, un'alchimia che sulla carta sembra folle ma che sullo schermo funziona, grazie soprattutto alla genialità di Joss Whedon. Farscape è una serie un po' più di "mestiere" con spunti di grande originalità ma con poco appeal, essendo praticamente sconosciuta in italia, speriamo che il fatto di essere articolata in molti episodi possa facilitarne la "metabolizzazione" da parte dei nostri fan. Birds of Prey e Witchblade sono serie dell'universo DC che sfiorano la fantascienza ma permettono, credo e spero, il coinvolgimento di un pubblico più giovane e facciano da "ponte" al mondo delle serie fantastico/fantascientifico.

La serie preferita del direttore?

Di quelle che verranno programmate a breve Firefly, in assoluto trovo Twilight Zone ancora insuperabile dopo più di 40 anni. [NDR: quanto sono daccordo!]

Per favore, diteci che non sarà un episodio isolato ma che effettivamente Jimmy tornerà a essere stabilmente un riferimento per gli appassionati di Fantascienza.

Innanzi tutto non credo che Jimmy abbia "tradito" la fantascienza, ma anzi abbia fatto uno sforzo considerevole presentando sia i classici della serialità sci fi nelle fasce pomeridiane e notturne (Space: 1999, Thunderbirds, Ufo, Zaffiro e Acciaio, Stingray, Quantum Leap, Cleopatra 2525, ecc.), ma compiendo per la prima volta in Italia un'opera filologica straordinaria rispetto all'universo Star Trek, trasmettendo tutti gli episodi delle serie nel giusto ordine, in doppia lingua, senza interruzioni pubblicitarie, praticamente siamo diventati una DVD collection "on air" a disposizione di tutti gli appassionati. Ora, con l'inserimento stabile di un'altra serata, abbiamo raggiunto un volume di programmazione dedicata alla sci fi pari a un terzo del palinsesto totale del canale.

Ci sono serie "mitiche" bistrattate dalle reti televisive italiane, per esempio Babylon 5 e altre di cui si è sempre sentito parlare ma che non si sono viste tipo Space Above and Beyond, qualche speranza?

Su alcune serie ci sono problemi considerevoli di diritti e di recupero dei materiali. Non prometto niente, ma Babylon 5 potrebbe essere la grande sorpresa della stagione 2006/2007. Siamo in fase di trattativa avanzata e spero che finalmente questa serie possa avere la visibilità che merita qui in Italia nella sua interezza.

A questo punto guardiamo al futuro, attualmente ci sono diverse nuove serie fantascientifiche e fantastiche in lancio nella nuova stagione USA, Canal Jimmy ne ha adocchiata qualcuna?

Ci piacciono molto Invasion (WB) e Threshold (Paramount), ma essendo appena partite negli Usa la decisione se acquisirle o meno dipenderà dalla risposta che avranno dall'audience americana e dalla successiva decisione di proseguirne in maniera stabile la produzione.

Ultimissima domanda. Che ne pensa il direttore di Canal Jimmy della totale assenza di produzione italiana nel campo della fantascienza televisiva, è davvero solo una questione di quantità di audience o è proprio fuori dalle corde dei produttori / registi /sceneggiatori italici?

La fantascienza è sempre stata poco considerata non solo dai produttori ma anche dai programmatori della TV italiana. A parte i pochi casi isolati e dai risultati pessimi come Deep Space Nine su Rai Due, la fantascienza "pura" non ha mai trovato spazi importanti e di conseguenza non ha mai fatto presa sul grande pubblico. Dico fantascienza "pura"perché Smallville o Buffy sono di fatto considerati telefilm di Fantascienza dalla stragrande maggioranza degli operatori del settore. Eppure la fantascienza, proprio per la sua intrinseca capacità e possibilità di essere "oltre", si presterebbe in maniera straordinaria per costruire storie che siano specchi visionari della nostra realtà e delle possibili evoluzioni che le si presentano. In realtà la televisione odierna vive sia in un contesto di ripetitività totale sia risponde a criteri economici e di ritorno di pubblico tali da impedire qualunque tipo di "sperimentazione". Sono molto pessimista, almeno nel breve periodo. Eppure la globalizzazione e le nuove frontiere della scienza offrono fantastici scenari possibili per la rinascita di una fantascienza sociale o di una nuova visone della space opera. Il cinema reagisce di più e meglio, perché la fantascienza è l'ambito dove è possibile concentrare grandi investimenti e destinare le tecnologie per gli effetti digitali avendo un ritorno immediato. La mia speranza è che la povertà di idee che aleggia su Hollywood e che ha portato al saccheggio attuale del mondo Marvel e DC, si accorga che grandi saghe, fino a qualche anno fa semplicemente impensabili da realizzare, sono straordinari soggetti cinematografici. Penso al ciclo del Pleistocene di Julian May o alle saghe di David Brin. Ditemi cosa c'è di meglio?

Ed è fantasticando sulla possibilità di vedere queste saghe piene di astronavi e spazi siderali che chiudiamo l'intervista ringraziando Giusto Toni, un vero appassionato di Sci Fi.