Harry Mulisch non pensa certamente a se stesso come a uno scrittore di romanzi di fantascienza, ma il suo libro La procedura entra a pieno merito nel Catalogo Generale della Fantascienza in quanto si parla di golem, di cabala e di creazione della vita a opera dell’uomo.
In una sulfurea Praga di fine Cinquecento, il rabbino Jehudah Low, per difendere gli ebrei della città, prova a creare un golem secondo le istruzioni contenute in un testo sacro della Cabala. Compie l'impresa ma, per colpa di un errore di procedura, il gigante d'argilla non riesce esattamente come previsto e finisce per sfuggirgli di mano.
Quattro secoli dopo Victor Werker, esimio microbiologo olandese, lascia il mondo scientifico a bocca aperta scoprendo l'eobionte, la particella primordiale che consente il passaggio dalla materia inorganica a quella vivente. Come il rabbino Lów, Victor ha sfidato il mistero della vita. E la doppia sciagura che si abbatte su di lui è il baratro faustiano in cui precipita chiunque osa rubare il mestiere a Dio. Per salvarsi, Victor è costretto a fuggire dalla California a Venezia, dal Cairo a Gerusalemme, inseguito dai propri demoni e non solo...Come i suoi personaggi, Mulisch sfrutta ogni mezzo che la sua scienza, quella della creazione letteraria, gli offre, per costruire un sorprendente thriller metafisico che è anche un romanzo epistolare, una confessione, una sofferta storia d'amore e una meditazione insieme ironica ed erudita sui limiti della scienza e sulla vanità umana.
La procedura di Harry Mulisch (De Procedure, 1998), traduzione di Laura Pignatti, Rizzoli, collana La Scala, pag. 235, euro 16,00.
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