In un lontano futuro la lotta per il predominio si trasferirà dalla Terra, ormai crollata sotto il peso dell'inquinamento e di una popolazione eccessiva, al sistema solare, ormai completamente colonizzato.
La situazione, già abbastanza complessa e basata su equilibri fragili e mutevoli, viene complicata dall'arrivo di una razza aliena.
Un tema che potrebbe applicarsi a molti romanzi della Golden Age, ma che in questo caso viene utilizzato da Bruce Sterling per scrivere uno dei migliori (se non il migliore) romanzi cyberpunk.
Nel futuro indeterminato, ma forse non troppo lontano, immaginato da Sterling il genere umano si è diviso in due fazioni, i Plasmatori (Shapes), maestri delle biotecnologie, dell'ingegneria genetica e della psicologia avanzata e i Meccanisti (Mechs), padroni della tecnologia, dell'intelligenza artificiale e della bionica.
Ambedue le fazioni hanno raggiunto risultati incredibilmente avanzati, tanto che entrambe sono riuscite a prolungare la durata della vita umana e migliorare le capacità del corpo grazie alle manipolazione del DNA o a innesti hardware di avanzatissime protesi cibernetiche.
I due gruppi perseguono scopi simili, ma inevitabilmente i rapporti tra di loro non sono buoni, la paranoia e il sospetto dominano i loro rapporti, una specie di guerra fredda che talvolta si riscalda parecchio.
Decine di altre aggregazioni e fazioni, ciascuna con propri scopi e ambizioni, costituiscono una vera e propria matrice spezzata, senza più speranza di trovare una qualche forma di unione, sino a quando una razza aliena, interessata unicamente al commercio e al profitto, non fa la sua comparsa nel sistema solare.
La matrice spezzata è la storia di Abelard Malcolm Tyler Lindsay, un giovane diplomatico della Repubblica Corporativa Circumlunare del Mare della Serenità, che viene mandato in esilio a causa di un cambio di ideologia del governo.
Lindsay si sposterà tra mondi, asteroidi e habitat orbitali, cambiando identità, lavoro e filosofia di vita ma influendo sullo sviluppo dell'intero sistema solare, uno dei protagonisti più intriganti che abbia mai visto la fantascienza.
Le sue avventure disegnano una trama estremamente complessa ma coerente, Lindsay forgia il destino delle persone e dell'intero sistema grazie alla sua determinazione e alle sue capacità, sempre protagonista dei cambiamenti di un'epoca inquieta.
Lo stile del romanzo è affascinante, le spiegazioni sono ridotte al minimo, tutto è chiaro per i personaggi ma non per il lettore, che si trova dapprima sconcertato ma poco a poco si immerge sempre di più nel sistema solare immaginato di Sterling, sino a quando anche per lui tutto diventa perfettamente logico e credibile.
La matrice spezzata costituisce uno dei migliori romanzi sul "futuro possibile", nonostante i grandi progressi tecnici e le enormi differenza tra la nostra società e quella immaginata da Sterling resta sempre l'impressione che quest'ultima non sia così lontana dal diventare realtà.
Bruce Sterling, nato a Brownsville, Texas, nel 1954, è, assieme all'amico William Gibson, uno dei due padri fondatori del cyberpunk.
Ha curato l'antologia-manifesto di questo movimento, Mirrorshades (1986), già pubblicata da Urania Collezione, e scritto romanzi di successo, come La matrice spezzata (1985), Isole nella rete (1988), La macchina della realtà (1991) e Holy fire (1996), oltre a molti ottimi racconti.
Ha parzialmente abbandonato le tematiche cyberpunk nel romanzo Caos USA (1998), decisamente meno convincente delle opere precedenti.
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