Suona la sveglia. Un uomo apre gli occhi. Si alza pigramente. Mette su un disco, si prepara una colazione a base di uova, frutta, caffè. Fa qualche minuto di cyclette, qualche flessione, una doccia, si veste. Improvvisamente si sente un tuono, le pareti tremano, cade qualche calcinaccio. L'uomo corre a una sorta di periscopio. Il periscopio è puntato su uno specchio, a sua volta puntato su una sequenza di altri specchi. La telecamera segue il percorso fino ad arrivare a uno specchio situato sul fondo di qualcosa. Punta verso l'alto. Si risale un profondo pozzo, su, su, fino all'imboccatura, dove due volti si stagliano contro il cielo. Sono i volti di Jack Shepard e John Locke che guardano dentro al portello che sono appena riusciti ad aprire.

L'altroieri sera, mercoledì 21 settembre, gli spettatori americani avevano un appuntamento inderogabile: accendere la TV, selezionare il canale ABC e prepaparsi a vedere, finalmente, la prima puntata della nuova stagione di Lost, di cui vi abbiamo anticipato il primissimo minuto.

La serie creata da J.J. Abrahams è stata di gran lunga la serie di maggior successo della scorsa stagione. Gli spettatori si sono ritrovati ogni settimana a seguire le avventure di quel gruppo di sopravvissuti a un disastro aereo, chiedendosi, puntata dopo puntata, cosa fossero quei misteriori rumori che si udivano provenire dalla giungla, come mai vi fosse un orso polare su un'isola tropicale, quale fosse il mistero del numero maledetto e soprattutto cosa vi fosse dentro a quella sorta di portello d'acciaio trovato sepolto e impossibile da aprire.

Ancora oggi, non siamo in grado dare una classificazione di genere sicura a questa serie, perché la prima stagione è finita senza dare risposte conclusive. E' indubbiamente un thriller, ma se sarà fantascienza, horror o cos'altro potremo dirlo con sicurezza solo dopo aver avuto delle spiegazioni. Ma queste spiegazioni arriveranno?

Chi ha seguito Alias, l'altra serie di J.J. Abrahams, si mette le mani nei capelli. Dei tanti misteri sollevati nella prima stagione qualche soluzione è arrivata alla fine della quarta stagione, ma solo dopo altri mille ribaltamenti e nuove domande (l'ultima, cruciale, lanciata alla fine della quarta stagione non avrà certamente risposta giovedì prossimo, quando partirà la quinta stagione: ci sarà certamente da aspettare).

Eppure, i produttori esecutivi di Lost, Damon Lindelof e Carlton Cuse, sanno che con questa serie  non possono tirare troppo la corda. In un'intervista concessa a Sci Fi Wire hanno assicurato che daranno risposte. "In termini di trama e di personaggi la seconda stagione sarà molto diversa" ha detto Cuse. "Nella prima annata la situazione veniva rifiutata. Si cercava, insomma, soprattutto di fuggire dall'isola. Nella seconda stagione la situazione viene invece studiata. L'atto di entrare nel portello è una perfetta metafora di questo concetto. Più guardano dentro l'isola più guardano dentro loro stessi. E la scoperta che esistono sopravvissuti anche della sezione posteriore dell'aereo avrà ovviamente un forte impatto sulla società dei sopravvissuti."

Lindelof comunque non nega che rimarranno ancora grossi misteri. "Ciò che verrà trovato all'interno del portello costituirà il tema narrativo più importante della seconda stagione. Inoltre dovremo seguire, ovviamente, cosa sta accadendo al piccolo gruppo che ha lasciato l'isola a bordo della zattera." Lindelof promette anche che si comincerà a sapere qualcosa di più sui misteriosi "Altri" che vivono sull'isola. "Chi sono? Cosa ci fanno lì? Cosa hanno a che fare con i sopravvissuti? Nella seconda stagione avremo a che fare con tutto questo."

I primi tre episodi, e soprattutto il terzo, forniranno un'enorme quantità di informazioni, di quella che viene chiamata nel gergo tecnico "mitologia".

E ci sono ancora un sacco di cose da sapere dal passato dei personaggi., dice Lindelof. "Tutti pensano che su Locke rimanga solo da capire come mai è finito su una sedia a rotelle, ma c'è molto, molto altro." Manca anche, è stato fatto notare da qualcuno, un episodio con flashback in prima persona di uno dei personaggi principali: il cane. Ma Lindelof su questo non ha rivelato nulla.