Si sta provando di tutto per rivitalizzare la cara, vecchia e amata TV. Si studiano nuove tecnologie per gli apparecchi televisivi come per le modalità di invio dei contenuti, ma nonostante ciò sembra inesorabile il declino di popolarità che, soprattutto tra i più giovani, questo media sta subendo.
Una possibile soluzione all'impasse, in parte già sperimentata da Fastweb in partnership con la RAI (ma è questa un'operazione più vicina alla vera PayTV che ad altro) sembra essere suggerita dall'inglese BBC. Quest'ultima, forte dello sconfinato archivio in suo possesso (ben 600.000 ore di archivio) sta per avviare le sperimentazioni su cinquemila suoi spettatori che riceveranno un software da installare nel proprio pc; tale programma permetterà loro di scaricare - in diretta, ovvero nel mentre che le trasmissioni si stanno svolgendo - l'intero palinsesto del servizio pubblico inglese, scegliendo tra ben 190 ore di tv e 310 di radio prodotte ogni settimana.
La Microsoft ha scritto il software necessario (iMP) per la fruizione degli archivi multimediali, che si distruggeranno dopo 7 giorni esatti dal download tramite un algoritmo di autodanneggiamento; inoltre, una volta arrivati sul computer tali file non potranno essere copiati, mentre iMP potrà essere installato, in prospettiva, anche su altri dispositivi che non siano i pc, aprendo così all'applicazione un vasto ventaglio di possibilità commerciali.
Il servizio sarà utilizzabile solo dai computer che si troveranno fisicamente sul suolo britannico, grazie a un sistema di geolocalizzazione già presente all'interno del software scritto da Microsoft.
La BBC è convinta che questa sia la strada del futuro; dice di aver imparato la lezione da
In ogni caso, alla BBC cercano di sfruttare l'unico vero mezzo interattivo a disposizione dalla odierna tecnologia: Internet. Altro che il Digitale Terrestre.
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