A New York la galleria d’arte Fine Arts di Katherine Cullen è finita nell’occhio del ciclone per aver osato esporre una serie di acquarelli che ritrarrebbero i personaggi dei fumetti Batman e Robin in pose romantiche e omoerotiche. I dipinti sono opera del pittore Mark Chamberlain, un artista i cui lavori sono stati esporti in varie gallerie d’arte della grande mela sin dai primi anni ’90 e che già un paio di anni fa aveva visto un suo lavoro rimosso da un’esposizione organizzata dalla Royal Academy nel quale figurava il fondo schiena della cantante Kylie Minogue, che non gradì e fece intervenire gli avvocati. Stavolta la controversia non riguarda neanche persone realmente esistenti ma il supereroe Batman e la sua giovane “spalla” Robin, protagonisti nel 1997 anche di un film in coppia diretto da Joel Schumacher, gay egli stesso. A dire la verità le possibili letture e implicazioni omosessuali della loro relazione non sono certo una novità ma i sette acquarelli di Waterman hanno urtato la suscettibilità della casa editrice che detiene i diritti dell’uomo pipistrello, che ha fatto entrare in azione gli avvocati affinché dall’esposizione spariscano gli acquarelli incriminati. La serie propone Batgay in una varietà di pose che lo vedono languidamente disteso in versione nature oppure impegnato in un bacio con Robin. Scandalo. Nonostante le tele in questione siano esposte sin da febbraio la casa editrice DC Comics sta ora cercando per vie legali di far rimuovere i controversi quadri sia dalla galleria d’arte, sia dal sito internet della stessa. Del resto, fa fatto notare qualcuno su un sito italiano, con un nome come “DC” non poteva certo anche solo ipotizzare che un suo noto personaggio potesse essere gay. Supereroe peccatore? Giammai.