dal nostro inviato speciale
Intervista con Casper Van Dien
Delos, E=MC2, I Tarzan, Casper Van Dien... un autografo alquanto eclettico! Dopo un passato come protagonista di Beverly Hills 90210, alcuni film e documentari nei quali intepretava la parte di James Dean, e la consacrazione in Starship Troopers di Paul Verhoven, Casper Van Dien, simpatico ventinovenne, divorziato con due figli è il nuovo Signore della giungla in Tarzan e il mistero della città perduta.
Delos: Mr. Van Dien, come è allora il suo Tarzan?Casper Van Dien: Forte, coraggioso e senza paura.
Delos: Questo un po' tutti i Tarzan, ma lei a chi si è ispirato per questo ruolo?
Casper Van Dien: Quando ero piccolo vedevo tutti i film e i telefilm di Tarzan, perché mio padre era un grande appassionato di questa serie. Dopodiché giocavano insieme e lui per me era il vero e l'unico Tarzan. Mio padre era il mio eroe.
Delos: Qual è il suo Tarzan preferito?
Casper Van Dien: Johnny Weismuller è sicuramente quello che preferisco tra tutti gli attori che hanno interpretato questo ruolo.
Delos: Quali sono le differenze principali tra il suo Tarzan e gli altri che lo hanno preceduto?
Casper Van Dien: Ogni attore ha cercato di mettere del suo in questo personaggio. Io sono il ventesimo Tarzan della storia del cinema e quindi ho avuto la possibilità di studiare i comportamenti di tutti i miei predecessori. Ho cercato di essere più umano, dando un maggiore spessore al personaggio. Sono stato circa quattro mesi in mezzo agli Zulu in Sud Africa per le riprese cercando di pensare come avrebbe fatto un uomo nella situazione di Tarzan, ho letto tutti i ventiquattro romanzi scritti dall'ideatore di questa figura, quell'Edgar Rice Burroughs che abbiamo cercato di tenere il più possibile presente per riportare quasta figura alle sue origini.
Mi alzavo la mattina molto presto e mi esercitavo tutto il giorno per essere il più in forma possibile. Voglio sempre calarmi completamente nel personaggio e tentare di mettere qualcosa di me in ogni suo aspetto. Ovviamente io sono un uomo del Duemila e ho fatto tanti ruoli diversi come quello di intepretare James Dean e non credo che un attore come quello avrebbe potuto mai essere Tarzan.
Ecco il nuovo Tarzan: un ritorno alle origini Delos: A proposito della fine del Millennio, qual è il messaggio di un personaggio come Tarzan in questi giorni? C' è - forse - una componente ambientalista?
Casper Van Dien: Certo. Sebbene questo film sia ambientato in un'epoca come gli anni Venti in cui il problema dell'ecologia non era ancora sentito, questo film è destinato a un pubblico giovane per il quale abbiamo voluto presentare questo Tarzan come un difensore della Natura, degli animali e dell'ecosistema della giungla. Tarzan è un protettore del mondo naturale e questo è inevitabile in un'epoca in cui un po' tutti dovremmo pensare a tutelare le risorse dell'ambiente. E' sicuramente un proto ambientalista che vuole difendere l'integrità della natura.
Delos: Lei parlava di un ritorno alle origini per questo personaggio...
Casper Van Dien: Non ci siamo ispirati a un solo libro, ma ai primi cinque scritti da Edgar Rice Burroughs. Tarzan e il mistero della città perduta è il risultato di una fusione di questi cinque romanzi. Gli effetti speciali che si vedono in questo film sono il risultato di quelli che aveva immaginato l'autore e che non sono mai stati realizzati negli altri film per motivi tecnici e di costi.
Delos: Qual è la fascinazione esercitata da personaggi come Tarzan, Superman e James Bond?
L'essere il re della giungla non impedisce, quando serve, di indossare lo smoking Casper Van Dien: Tarzan - a differenza degli altri da lei citati - è solo un essere umano che non ha superpoteri o congegni sofisticati da utilizzare. La sua forza sta nel fatto che è riuscito a sopravvivere alle avversità della giungla e questo ne ha enormemente rafforzato il carattere, il fisico e la mente. Tutti da piccoli hanno sognato di essere Tarzan, proprio per il fascino della sua storia personale di uomo allevato dalle scimmie che riesce a dominare la natura per difenderla.
Delos: Mettiamo la parola finale sulla lavorazione di Starship Troopers: è stato davvero un inferno come tutti hanno dichiarato?
Casper Van Dien: Assolutamente no! Io mi sono divertito tantissimo a lavorare con un uomo come Paul Verhoeven. Ero del tutto elettrizzato dal fatto di potere intepretare un personaggio di cui avevo letto la storia quando ero piccolo. Paul Verhoeven è un genio.
Delos: Ma tutti gli attori si sono lamentati della sua maniera molto dura di dirigere il set...
Casper Van Dien: Paul è un uomo che sa quello che vuole non si può discutere con lui. Ti dice di fare questo e tu lo devi fare, ti dice di fare quello e tu lo devi fare come vuole lui. Io sono figlio di un militare. Ho vissuto tutta la mia gioventù insieme ai soldati dell'esercito americano in tutto il mondo e quindi non ho avuto problemi ad affrontare la disciplina imposta sul set. Ho amato fare quel film, anche se Paul è un duro.
Delos: Lei pensa che ci sarà un sequel?
Casper Van Dien: Penso di sì, anche se per ora non c'è nulla di definito. Sicuramente se ci sarà uno Starship Troopers 2 il suo regista sarà Paul Verhoeven, perché Paul detiene i diritti della storia.
Delos: Le piacerebbe interpretarlo?
Casper Van Dien nella parte di Rico, in Starship Troopers Casper Van Dien: Moltissimo.
Delos: Qual è il suo personaggio fantastico preferito?
Casper Van Dien: Ce ne sono tanti, ma posso dire che è probabilmente l'Uomo Ragno.
Delos: E il suo film preferito?
Casper Van Dien: West Side Story, perché mi ero innamorato di Natalie Wood. Di recente ho lavorato in un film dove ho il ruolo di un moderno vampiro che è intitolato Revenant e ho avuto l'occasione di potere lavorare con sua figlia, Natasha Wagner.
Delos: A lei piace la fantascienza?
Casper Van Dien: La adoro. Conosco a memoria tutti i film di Star Trek e della trilogia di Guerre Stellari.
Delos: Perché le piace tanto questo genere?
Casper Van Dien: Forse, perché quando ero bambino vedevo il Capitano Kirk fidanzarsi con donne di tutti i pianeti: verdi, rosse, gialle, bionde, brune, rosse ogni puntata di Star Trek aveva la sua bella protagonista e così sono stato catturato da questo genere.
Scherzi a parte, credo che la fantascienza incoraggi gli scienziati a seguire la strada del progresso scientifico e le persone comuni ad affrontare situazioni nuove con curiosità e intelligenza. Adoro soprattutto la fantasia presente nei libri, nei telefilm e nei film di fantascienza.
Delos: Dalla fantascienza alla realtà: lei è un giovane attore, ma anche un cittadino americano e un uomo del Duemila. Qual è il suo parere sul Sexgate di Bill Clinton?
Casper Van Dien: Sono un repubblicano e non ho votato per Clinton. Ho due bambini piccoli e non penso che potrò mai indicare loro nel Presidente degli Stati Uniti un modello e una guida morale per la nazione e per il mondo. E' un affare disgustoso. A livello personale posso dire solo una cosa: un uomo così potente, se proprio doveva fare quella cosa poteva scegliere meglio di Monica Lewinsky...
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