Nel marzo 2003 il Cardinale Josef Ratzinger era ancora il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, ovvero l’ex Sant’Uffizio. Su cosa fosse il Sant’Uffizio e sul come e perché operasse si rimanda ai libri di storia, su cosa invece pensasse l’attuale Papa Benedetto XVI delle creazioni letterarie di J.K. Rowling emerge chiaramente da alcune sue lettere scritte in quell’anno e “ripescate” ad uopo da un sito canadese (e rilanciate subito dalla stampa) proprio quando arriva nelle librerie mondiali l’attesissimo Harry Potter e il principe mezzosangue.

Il maghetto Harry Potter è buono o cattivo? Si chiedeva con profonda apprensione la saggista tedesca Gabriele Kuby, che invia al vaglio della Congregazione un suo volumetto di 160 pagine intitolato, per l’appunto, Harry Potter, Gut oder Boese? Secondo Kuby i libri della Rowling sono pericolosi, perché tenderebbero a corrompere l’anima degli adolescenti, impedendo loro di sviluppare una chiara percezione tra bene e male e dunque “danneggiando il loro rapporto con Dio quando è ancora agli inizi”, distogliendoli dal loro cammino formativo di devoti credenti. Chiede un autorevole parere per sapere, insomma, se i libri su Harry Potter vanno mandati (metaforicamente) al rogo oppure no. Dunque a chi chiedere, se non all’ex Sant’Uffizio? Detto fatto. La risposta del futuro Papa fu chiara ed inequivocabile: "Informatissimo libro" scrive l’altolocato porporato a proposito del saggio anti-Potter della connazionale. "È un bene che lei, stimata e cara signora Kuby illumini la gente su Harry Potter, perché si tratta di subdole seduzioni, che agiscono inconsciamente distorcendo profondamente la cristianità nell'anima, prima che possa crescere propriamente".

Si tranquillizzino comunque i fan dell’occhialuto maghetto, la Rowling è in buona compagnia. Dan Brown è stato processato con toni da inquisizione su vari giornali e siti di area cattolica, tutti indignati oltremisura e forse irritatissimi dal successo del suo pamphlet thriller-fanta-storico Il codice Da Vinci (le riprese del film omonimo sono appena iniziate a Parigi). Altro autore sgraditissimo alla gerarchia ecclesiastica è l’inglese Philip Pullman, autore del ciclo fantastico Queste oscure materie.