A quasi quattro anni da quella tragica mattina di settembre, a ridosso del terrore che il 7 luglio ha svegliato Londra, Hollywood si appresta a puntare gli obiettivi sull'attentato che ha segnato la storia dell'America e del mondo intero e che sembrava essere intenzionata a rimuovere a tutti i costi. Tutti noi ricordiamo le immagini televisivie che fecero il giro del mondo e, in un angolo collaterale della nostra mente, di certo è riposto anche il ricordo della sorte che a seguito degli eventi dell'11 settembre toccò a un numero incalcolabile di film. Molte case di produzione decisero di sopprimere le immagini del World Trade Center immortalate nei loro film in uscita. Così l'attesissimo Spiderman di Sam Raimi subì un ritardo nella distribuzione causato proprio dall'urgenza di ripulire i fotogrammi incriminati, proprio come moltissimi altri prodotti che avrebbero potuto urtare la sensibilità delle persone coinvolte. In una sorte anche peggiore, e per motivi ancor meno facilmente comprensibili, incorse anche un altro film fantastico, quel Donnie Darko di Richard Kelly incriminato per un incidente aereo e poi divenuto un piccolo oggetto di culto da parte delle agguerrite e internazionali schiere di fan.

di completare dunque la sua lunga e faticosa procedura di elaborazione del lutto. Ben due serie televisive distinte sono allo studio dai produttori della ABC e della NBC, quest'ultima fortemente voluta da Ron Howard, il regista premio oscar nel 2001 per A Beautiful Mind. Per quel che riguarda il cinema, dopo aver acquistato in febbraio i diritti del libro di Jim Dwyer-Kevin Flynn 102 Minuti, la Columbia Pictures è al lavoro su una prima stesura dello script realizzato da Billy Ray (sceneggiatore e regista di L'inventore di favole). Il progetto è incentrato sulle procedure di soccorso che ebbero luogo tra l'istante del primo attentato (le 8 e 46 del mattino) e il crollo della Torre Nord, avvenuto alle 10 e 28.


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