Il francese Jean-Christophe Grangé si presenta in libreria con un nuovo romanzo dal titolo La linea nera. Il primo romanzo pubblicato in Italia, dal titolo I fiumi di porpora ha avuto un ottimo successo, e ne è stato tratto un film con Jean Reno e Vincent Cassel.
L’autore ha notevoli doti di narratore, i suoi romanzi hanno sempre una trama incalzante con personaggi dalle psicologie complesse e affascinanti e ci presenta sempre dei thriller con quel qualcosa in più che li rende veramente unici.
Una scrittura efficacissima, personaggi dalle menti labirintiche, un intreccio di ossessioni e paure, trame esplosive, un crescendo di colpi di scena, una suspense impressionante. Miscelando abilmente questi ingredienti Jean-Christophe Grange è diventato un autore di best seller tradotti in tutto il mondo, con oltre due milioni di copie vendute.
Con La linea nera Grange si spinge ancora oltre, in un romanzo che genera il terrore con suprema abilità. Jacques Reverdi è un serial killer affascinato dall'emoglobina, ingabbiato nel peggior penitenziario della Malesia. Mare Dupeyrat è un giornalista. Il suo migliore amico e la sua fidanzata sono stati uccisi in circostanze terribili e vuole intervistare Reverdi per capire perché vengono commessi delitti così strani e atroci. Dal loro incontro, in circostanze imprevedibili, nascono una inchiesta sul male assoluto e una indagine su due delitti misteriosi destinati a lasciare il segno.
Ma i veri protagonisti della Linea nera sono il respiro e il sangue: quelli che scorrono nelle pagine del romanzo, e quelli del lettore, intrappolato e affascinato da questo viaggio verso il nocciolo oscuro della violenza: pagina dopo pagina mozza il respiro e fa correre l'adrenalina.
La linea nera di Jean-Christophe Grangé (La ligne Noire, 2004), traduzione di Doriana Comerlati, Garzanti, collana Narratori Moderni, pag. 551, euro 18,50.
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