La Fanucci da tempo ha inserito in catalogo molti scrittori e romanzi che nulla hanno a che fare con la fantascienza, la fantasy e l’horror. Romanzi assolutamente “normali”. Al massimo, alcuni, si possono inserire in un filone giallo oppure noir.
La casa delle anime, il nuovo romanzo di Matt Ruff, autore dell'acclamato Acqua, luce e gas, inaugura una nuova collana che appare destinata proprio a libri fuori dal genere, la Collezione narrativa.
Andrew Gage ha ventisette anni o un anno e mezzo, a seconda di come si voglia contare la sua età: vive nei dintorni di Seattle, lavora in una società informatica che si occupa di realtà virtuale. Dentro di lui più di cento diverse anime popolano una casa immaginaria, lottando per portare ordine nella loro convivenza.
La lotta sembra quasi coronata da successo, finché non irrompe sulla scena una nuova collega di lavoro: Penny Driver ha anche lei una personalità multipla, ma è cosciente solo in parte della propria condizione. Quando alcune delle anime che Penny ignora di avere dentro di sé chiedono aiuto a Andrew, quest'ultimo accetta con riluttanza, avviando un processo che finirà per mettere a repentaglio la stabilità di tutta la sua casa e che lo porterà a scoprire un terribile segreto, rimasto nascosto per molti, troppi anni. Avvincente come un giallo, ricco di colpi di scena, perfettamente bilanciato tra commedia e tragedia, levità e dolore. La casa delle anime è uno straordinario e originalissimo romanzo di formazione e una profonda riflessione su molti degli assi centrali della sensibilità contemporanea, dall'identità alla famiglia come luogo di potere e violenza, dalle pesanti eredità del passato all'esigenza di ridefinire le architetture del nostro futuro, individuale e collettivo.
La casa delle anime di Matt Ruff (Set This House in Order, 2003), traduzione di Luca Briasco, Fanucci Editore, Collezione Narrativa, pag. 635, euro 18,50.
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