Come è ormai consuetudine dei Dentiblù (Barbara Barbieri e Stefano Bonfanti) il loro cinghiale Zannablù protagonista dell’omonima serie di fumetti vivrà un avventura parodistica ambientata nell’universo di un famoso film, dopo Il Signore dei Porcelli e Harry Porker questa volta tocca a Star Porks.

E per non smentirsi, come già fu per gli altri due blockbuster, in attesa dell’uscita dell’albo nelle fumetterie, è stato rilasciato un trailer visibile all’indirizzo: www.dentiblu.it/starporks/trailer.htm.

I due autori in realtà sono fan di vecchia data dell’universo di Lucas, ed hanno accettato di dire la loro in merito in una breve intervista, assumendosi tutti i rischi del caso.

Dal trailer sembrerebbe che la storia sia legata più alla vecchia trilogia che ai nuovi episodi, come mai?

Hai detto bene: dal trailer. Invece, dal fumetto... anche.

Perché? Il fatto è che l’istinto parodistico entra in azione tanto più volentieri, quanto più mitiche e memorabili sono le vicende narrate. E guarda caso, tutte quelle che ci sono rimaste nel cuore attingono in prevalenza dalla vecchia trilogia. Comunque non mancano tocchi qua e là dei nuovi episodi.

Da fan di Star Wars, un giudizio sulla trilogia che sta per concludersi? Aspettative sul prossimo film?

Sinceramente per noi è difficile parlare di una nuova trilogia, in quanto percepiamo un netto divario qualitativo fra La minaccia fantasma e L’attacco dei cloni. Tanto che non possiamo dare un giudizio omnicomprensivo per entrambi i film e di conseguenza le aspettative sul nuovo episodio sono molto vaghe. La minaccia fantasma di per sé non è più di un film carino, e così crediamo che possa essere percepito da chi non conosce la Trilogia originale. Ma per chi la conosce vi sono forse degli elementi un po’ duri da buttar giù. O almeno noi non abbiamo digerito granché certi aspetti, sorvolando poi sull’inqualificabile Jar Jar. Darth Vader nei panni di una sorta di Dennis la Minaccia? L’affascinante mistero della Forza spiegato coi Midichlorian? O anche solo un Obi Wan inevitabilmente giovane e privo della saggezza che trapelava dallo sguardo del grande Lord Guinness... Secondo noi l’unico personaggio a cui si è aggiunto qualcosa (invece di togliere... sigh...) è Palpatine, il futuro imperatore, e forse è proprio per quel velo di mistero che aleggia attorno alla sua ambiguità. Per quanto riguarda invece L’attacco dei cloni, di note stonate ne abbiamo sentite molte meno. Si cominciano a delineare le dinamiche presenti nella Trilogia originale e, quel che è più importante, senza insultarla. Di per sé il film è molto buono, ma nel momento in cui lo confrontiamo alla Saga di cui è prequel, notiamo che c’è molta meno caratterizzazione dei personaggi. C’è quello in gamba, c’è quello coraggioso, c’è quello figo... insomma, gli stereotipi hollywoodiani degli ultimi anni si fanno sentire fin troppo. E, soprattutto, sembra che non aggiunga niente di nuovo alla Trilogia, ma si limiti a ripetere. Ma forse è meglio così: meglio non aggiungere niente che aggiungere schifezze. Elegante la mossa di relegare Jar Jar ad un breve cameo, anche se vederlo trucidare sarebbe stato un ludibrio senza eguali...

Cosa ci aspettiamo dal terzo? ’N sacco de ’bbotte! Meglio dire cosa speriamo dal terzo. Speriamo che Lucas faccia una magia. No, non che faccia scomparire Hayden Christensen, no. Ma piuttosto che ci dia l’opportunità di percepire un lieto fine nonostante che si vada a creare quell’orribile scenario dovuto all’instaurarsi dell’Impero Galattico e allo sterminio dei Jedi. Come può farlo? Boh, il maestro è lui. Forse dovrà semplicemente concludere il tutto col barlume di una Nuova Speranza... Quel che è certo è che col ritorno della maschera di Darth Vader, nonché il suo definitivo passaggio al Lato Oscuro, si ha di nuovo un bel cattivo di quelli di una volta, di quelli che li hai delusi per l’ultima volta, di quelli che hanno cambiato l’accordo...

Senza contare che con la maschera di Darth Vader si può dimenticare la presenza di Hayden Christensen, sempre più inquietantemente affine alla figura di Valentino Rossi. Un ottimo pilota, un carattere effervescente... ehm...

Non temete la persecuzione dei puristi Lucasiani?

Ma noi siamo puristi Lucasiani! He he he... Comunque, dopo aver subito gli accusatori silenzi dei puristi Tolkieniani ed aver subito vibranti pesci in faccia dai teenagers ammiratori della saga della Rowling, siamo pronti a tutto. O quasi.

Prima di voi Leo Ortolani

ha prodotto Star Rats, e dopo il vostro Signore dei Porcelli lui si è a sua volta dedicato al Signore Dei Ratti, avete avuto qualche scambio di idee?

Cavolo, l’ossessione principale è stata quella di non ripetere alcunché, anche se scopiazzare le gag dal buon Leo sarebbe stato un metodo sicuro per incrementare la qualità del nostro albo, ma se ne sarebbero accorti tutti. Scherzi a parte (sorvolando anche sul famoso fondo di verità) quel che ci ha più lusingati è stato che anche Leo si sia preoccupato di evitare fortuite coincidenze di gag, esaminando accuratamente la nostra creatura prima di dare alle stampe il suo ottimo lavoro.

A quanto pare il trend della vostra produzione alterna episodio originale de uno parodistico, la prossima quale sarà? Magari un KillPork?

Uhm... nuove parodie con Zannablù, eh? Beh, sai che ci cogli in fallo? In realtà avevamo vagamente considerato l’ idea di una parodia di Matrix qualche tempo fa, ma ci hanno già pensato gli stessi Wachowski con Matrix Reloaded e Matrix Revolutions a farne ben due.

KillPork o, forse, KillPig non è una brutta idea (ovvio che non ti riconosceremo royalties... gh gh gh!): tu pensa Zannablù nel ruolo de Lo Sposo, in frac e cappello a cilindro, che se ne va a giro con una mega-katana a mutilare eserciti di nemici. Ma a dire il vero, ce lo vedi?

Oddio, non escludiamo che Zanna possa compiere efferate stragi, ma solo involontariamente...

Comunque, prima della prossima parodia, abbiamo in cantiere alcune storie originali per la serie di Zannablù che non ci dispiacciono affatto. Chi vivrà vedrà...