Harry Turtledove è uno degli autori principali del genere della storia alternativa. Con il famoso ciclo della Guerra Mondiale ipotizza l’arrivo di alieni invasori durante la seconda guerra mondiale, mentre con il romanzo Missione su Minerva la storia alternativa viene usata per raccontare lo sbarco sul pianeta Marte (Minerva) da parte di astronavi russe ed americane e l’incontro con gli abitanti del pianeta.
Con questo romanzo, In presenza del nemico, l’autore si affida a un'idea meno originale e descrive un mondo nel quale il Terzo Reich ha vinto la guerra, possibilità gà esplorata da molti: Philip K. Dick, Robert Harris, Len Deighton solo per citarne alcuni.
Un romanzo avvincente, in cui la lotta inferiore tra i compromessi da accettare per sopravvivere e il desiderio di libertà viene finemente delineata con grande attenzione per i dissidi dell'animo umano.
Nel ventesimo secolo, dopo la vittoria nella seconda guerra mondiale, il Terzo Reich continua a prosperare, tenendo sotto il suo dominio gran parte dell'Europa e il Nord America. Ma nel cuore del regime nazista si nasconde un segreto. Heinrich Gimpel, rispettato ufficiale tedesco, padre di tré figlie, non è in realtà di pura razza ariana: è un ebreo, e vive da sempre nascondendo le proprie origini. E come lui, altre persone sono sopravvissute, vivendo le loro esistenze, crescendo le loro famiglie e proteggendosi dietro identità ingannevoli, nella speranza di non essere mai smascherate dal regime.
Ma un cambiamento incombe, e ben presto Gimpel, come tutti gli altri, sarà costretto a scegliere tra la salvezza e la verità.
In presenza del nemico di Harry Turtledove (In the Presence of Mine Enemies, 2003) traduzione di Fabio Grano, Fanucci Editore, Il Libro d’Oro 147, pag. 472, euro 17,50.
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