Un capolavoro: questo è il termine più usato quando si parla di Anni senza Fine di Clifford Simak. Un romanzo che ha fatto sognare generazioni di appassionati di fantascienza (e non) con la narrazione della decadenza della Terra lasciata ai cani, ai robot e... lentamente conquistata dalle formiche.
Capolavoro indiscusso di Clifford Simak, Anni senza fine (noto anche col titolo City) è il romanzo che meglio di tutti ha rappresentato le angosce, le speranze e le suggestioni della fantascienza classica. La narrazione si articola in una serie di episodi nei quali si immagina che la popolazione terrestre sia emigrata su Giove per perseguire un'utopistica felicità superiore. Le uniche tracce del suo passaggio sulla Terra sono un robot e le leggende che i cani - gli esseri senzienti che attualmente dominano i mondi paralleli - si tramandano di generazione in generazione. Ed è proprio attraverso queste leggende che si dipana il racconto dell'ascesa e della caduta della razza umana sino all'abbandono della Terra nelle mani di pochi superstiti. Ma adesso, quasi a seguire un imperscrutabile disegno universale, anche il sistema di vita dei cani è in crisi e la loro era sta per concludersi...
Anni senza fine di Clifford D. Simak (City, 1952), traduzione di Ugo Malaguti, Editrice Nord, Cosmo Biblioteca 3, pag. 324, euro 8,00.
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