L'America del ventunesimo secolo descritta da Elizabeth Moon in La velocità del buio è ancora più spietata di quanto non sia oggi. Lou Arrendale ha un buon stipendio e ama il suo lavoro, che sfrutta le sue particolari capacità nel rinoscimento di schemi. Ma un giorno arriva un nuovo capo, che considera Lou e i suoi colleghi soltanto dei minorati: Lou e gli altri infatti sono autistici. Il nuovo capo minaccia di licenziarli se non accetteranno di sottoporsi a un trattamento sperimentale che dovrebbe "curarli". Con questo romanzo Elizabeth Moon traccia un complesso e convincente ritratto di un personaggio che è ben lontano dall'essere una persona normale. Un tema, quello della normalità, che l'autrice affronta in modo approfondito, insieme ai concetti di identità, scelta, responsabilità, libero arbitrio, malattia e sanità, bene e male. La velocità del buio si inserisce in una tradizioni di grandi romanzi come Fiori per Algernon, Forrest Gump, Rain Man.
La velovità del buio di Elizabeth Moon (The Speed of Dark, Urania 1495, Mondadori), traduzione di A.M. Francavilla, copertina di Franco Brambilla, Euro 3,60.
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