Vi ricordate la RePet, la società che nel film Il sesto Giorno, replicava gli animali domestici clonandoli dal Fuffi e dal Micio di turno ottenendo esemplari uguali, in tutto e per tutto ai compianti tesorini di casa? Bene, adesso esiste qualcosa di molto simile. Non tanto la possibilità di clonare esattamente il vostro amico a quattro zampe, quanto quello di produrre, manipolandone i geni, un gatto che non dia allergia.

A causa di essa, infatti, molte persone non possono permettersi di tenere in casa un micio, pena starnuti a raffica o difficoltà respiratorie. Il responsabile è un allergene prodotto da una proteina rilasciata dalle ghiandole dell'animale e dalla sua saliva. Il gatto, leccandosi per pulirsi, porta questi allergeni all'esterno, depositandoli sul proprio mantello, ed ecco perchè è opinione comune che sia il pelo del micio e la polvere che esso raccoglie a provocare la reazione alle vie aeree umane.

L'Allerca, società californiana con base a Los Angeles, ha trovato il modo di "silenziare" questa proteina, senza danni - pare - per gli animali e con conseguente beneficio per gli umani. E, a partire dai primi mesi del 2006, metterà dunque in commercio una serie di esemplari di British Shorthair (una razza particolarmente docile e coccolona), al non modico costo di 3500 dollari. Altre specie, come il Persiano, il Tonchinese, il Siamese e il Maine Coon sono comunque in progetto. La società ha addirittura indetto, sul proprio sito, un sondaggio per scegliere assieme ai potenziali acquiernti quale sarà la prossima razza da modificare.

Sinceramente, l'iniziativa fa un po' ribrezzo, anche perchè, se proprio si è allergici e si vuole un gatto, esistono ormai degli appositi spray da spruzzare sul pelo, senza andare a scomodare la genetica per motivi così futili. Unica nota positiva dell'esperimento: uno dei maggiori alibi di chi abbandona un gatto perché si è stufato di averlo verrà a mancare. Anche, se, purtroppo, questo non servirà di certo a diminuire concretamente il numero degli abbandoni, ma solo a far vergognare un po' di più l'umano traditore. E non siamo nemmeno sicuri di questo.

Aggiornamento: la società Allerca ha in seguito cambiato nome in Lifestyle Pets ed è soggetta a un forte dibattito perché non ha fornito adeguata documentazione scientifica su quanto promesso, e c'è stato chi le ha fatto causa per non aver fornito il "prodotto" richiesto nei tempi previsti.