Ursula K. Le Guin, creatrice della saga di Earthsea da cui Sci Fi Channel ha tratto una miniserie andata in onda il 13 dicembre, si è decisamente scagliata contro l’adattamento dei propri romanzi per il piccolo schermo. In un commento rilasciato a Slate.com la Le Guin ha definito la miniserie di quattro ore come una “Earthsea all’acqua di rose.” Aggiungendo poi che Sci Fi Channel “Ha rovinato i miei romanzi.”
Tra le altre cose la Le Guin si è lamentata delle troppe libertà assuntesi dal produttore Robert Halmi Sr e dal regista Robert Liebermann, che non solo hanno cambiato la razza di alcuni protagonisti ma hanno anche confuso passaggi ed eventi dei romanzi. “I due libri (Il Mago di Earthsea e Le Tombe di Atuan) sono stati pubblicati più di trent’anni fa, e parlano di due giovani che crescono scoprendo la portata dei propri poteri, della propria libertà e delle proprie responsabilità. Lo sviluppo dei protagonisti avveniva per tappe precise, le stesse tappe che sono state del tutto sovvertite nella miniserie, tanto da non avere più alcun senso.”
La Le Guin ha venduto i diritti dei suoi libri ai produttori, ottenendo solo un credit come “consultant” nei titoli di coda, ma ha chiaramente detto di non essere stata mai consultata sul prodotto finale, passato attraverso le mani di Gavin Scott, che già a suo tempo ebbe pesanti critiche per l’adattamento delle Nebbie di Avalon (visto su Italia 1). Alla firma del contratto, alla Le Guin era stata promessa l'opera come sceneggiatrice di Philippa Boyens (cosceneggiatrice del Signore degli Anelli), che in seguito si sarebbe ritirata dal progetto.
La scrittrice, comunque, non si ferma qui, e dice anche sul suo sito ufficiale che in un intervista pubblicata su Sci Fi Magazine le sono state messe in bocca parole che non ha mai pronunciato.
In risposta alle polemiche scatenate dalla Le Guin, Sci Fi Channel ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Rispettiamo il diritto della signora Le Guin ad esprimere le proprie opinioni e comprendiamo le sue frustrazioni. Tuttavia l’adattamento di due interi romanzi in una serie da quattro ore è una grossa sfida e richiede un lavoro di riscrittura significativo. Detto questo vogliamo solo ricordare che le decisioni creative prese nello spirito dell’opera hanno portato ad una miniserie balzata al top delle classifiche per la televisione via cavo con più di tredici milioni di spettatori.”
Comunque, fatte salve le polemiche e le riscritture creative, i fan puristi di Ursula K. Le Guin si sono dichiarati non soltanto d’accordo con la loro beniamina ma hanno anche affermato che un tale disastro era annunciato sin da quando avevano letto a chi era stata affidata la sceneggiatura.
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