Ray Bradbury il 17 novembre ha ricevuto, in una cerimonia ufficiale nello studio ovale della Casa Bianca a Washington, la National Medal of Arts. Il premio, una onoreficienza federale che premia chi ha dato importanti contributi alle arti e che viene assegnata insieme alla National Medal of Humanities per chi si è distinto in opere umanitarie, è stato assegnato dallo stesso presidente George W. Bush alla presenza di Laura Bush, di Lynne Cheney e dei responsabili delle due onoreficienze Dana Gioia e Bruce Cole.

Fa sempre piacere vedere riconosciuti i meriti di grandi della fantascienza, e soprattutto alla fantascienza è legata la fama di Ray Bradbury, le cui opere più note sono senza dubbio Cronache marziane e Fahrenheit 451, sebbene negli ultimi decenni le sue produzioni sia siano abbastanza allontanate dal genere che gli ha dato la fama.

Ray Bradbury era venuto di recente alla ribalta sulle cronache per il suo duro attacco a Michael Moore, reo di avere utilizzato un titolo troppo simile a quello del suo romanzo per il documentario su George Bush e l'11 settembre intitolato Fahrenheit 9/11. Bradbury aveva minacciato azioni legali e non aveva lesinato commenti piuttosto "forti" sul famoso documentarista. Il che probabilmente a qualcuno farà trarre conclusioni sul motivo per cui appena rieletto Bush abbia deciso di premiare proprio Bradbury.

Ma il valore della produzione letteraria dello scrittore di Waukegan, soprattutto di quella che risale alla sua gioventù, è certamente di livello assoluto e costituisce una delle basi della fantascienza e del fatto che questo genere sia riuscito a riscattarsi dall'immagine di narrativa di basso livello artistico.