Il terzo cofanetto di DVD della serie Star Trek Voyager comprende tutti gli episodi della terza stagione, realizzata tra il 1996 e il 1997, più il solito nutrito gruppo di extra, che stavolta sono: Affrontare coraggiosamente l'ignoto terza stagione, due “capsule del tempo di Voyager” dedicate a Neelix (Ethan Phillips) e Kes (Jennifer Lien). Un flashback su Flashback, l’episodio che commemorava il 30esimo anniversario di Star Trek. Poi ancora: Allarme rosso, gli effetti speciali della terza stagione, la Scienza vera con Andrè Bormanis, una galleria fotografica, la creazione dell'equipaggio della Voyager e un extra sui momenti salienti del trentesimo anniversario. Inoltre i promo pubblicitari di Invasione Borg in 4D e i trailer dei DVD di Star Trek Deep Space Nine e di Star Trek The Next Generation. La terza stagione si apre con la conclusione di Sopravvivenza (Basics, part II), dove l’equipaggio della Voyager lotta per sopravvivere su un inospitale pianeta sul quale erano stati scaricati dai Kazon nella prima parte. Ma a bordo erano rimasti il dottore olografico di emergenza (Robert Picardo) e il guardiamarina Suder (Brad Dourif) che cercano di riprendere il comando... Flashback (id.), essendo un episodio come già detto di omaggio alla serie classica, riporta in scena il capitano Sulu (George Takei) ed il comandante Janice Rand (Grace Lee Whitney). La trama coinvolge la nave della Federazione Excelsior e vede Tuvok (Tim Russ) in preda a dei deja vu che lo riportano a quando era bambino. L’episodio comprende e integra alcune sequenze tratte dal film Star Trek VI Rotta verso l’ignoto. Anche a Nichelle Nichols era stato chiesto se voleva apparire di nuovo nel ruolo di Uhura, ma l’attrice non accettò perché ritenne il suo cameo troppo piccolo. In Lo sciame (The swarm) il Doc ha qualche problemino di funzionamento e per cercare di risolverlo si potrebbe ricorrere ad un riavvio totale che però cancellerebbe in lui ogni ricordo di quello che è successo in passato, dunque una parte della sua vita. Il tutto mentre la nave attraverso uno spazio molto pericoloso. In Profeti e perdite (False profits) fanno capolino un paio di Ferengi; l’episodio non è memorabile ma qualche sogghigno (pensando a Quark...) ci scappa. Futuro anteriore (Future’s end) è un episodio doppio nel quale, tramite opportuna spaccatura temporale, l’equipaggio finisce nella Los Angeles dei giorni nostri ed il dottore olografico viene rapito da un magnate dell’informatica simil-Gates. L’episodio è pieno zeppo di incongruenze logiche ma tutto sommato è avvincente a livello prettamente epidermico. Il signore della guerra (Warlord) offre finalmente l’occasione per far fare qualcosa a Jennifer Lien, imbrigliata sinora nei panni di un personaggio assai sciapo come Kes. Ma qui un alieno morente di nome Tieran trasferisce in lei il proprio io, trasformandola sorprendentemente e gustosamente, offrendo all’attrice qualche buon momento per dimostrare di essere niente male. Unito (Unity) è il primo tassello che porterà poi alle sostanziali novità della quarta stagione. La Voyager scopre una nave Borg alla deriva nello spazio e un drone senza vita viene portato a bordo per cercare di scoprire che cosa ha provocato il disastro... Ancora il dottore olografico al centro di Problemi di famiglia (Real life), alle prese con una vita familiare che però si rivela essere più problematica e meno piacevole di quanto si aspettasse. Da segnalare anche L’origine della specie (Distant origin), nel quale un ricercatore della razza dei Voth scopre inaspettatamente le origini della sua gente, scontrandosi con i dogmi intoccabili (sebbene falsi) della “tradizione” e vedendosi accusato per questo di eresia. La terza stagione si conclude in maniera altamente positiva con l’avvincente prima parte di Il patto dello scorpione (Scorpion), nel quale i membri dell’equipaggio devono ormai prendere atto di stare addentrandosi in pieno spazio Borg, con i letali pericoli che questo comporta... La terza stagione di Star Trek Voyager (su DVD Paramount Home Video) parte bene, perde un po’ di colpi nella parte centrale ma poi si risolleva verso la fine, promettendo miglioramenti che poi saranno mantenuti nelle successive due stagioni, la quarta e la quinta, decisamente le migliori della serie.