Due specchi del diametro di 8.4 metri ciascuno, per un potere risolvente complessivo pari a quello di un unico telescopio da 22.8 m. Sono questi i numeri con cui si presenta il Large Binocular Telescope, il nuovissimo telescopio ottico inaugurato lo scorso 15 ottobre a Tucson in Arizona (USA) e frutto di una partnership nell'ambito della quale l'Italia ha giocato una parte considerevole, insieme con Stati Uniti e Germania. Con i suoi due grandissimi specchi in borosilicato, l'LBT è già il più grande telescopio ottico mai realizzato su una singola montatura ed è il più potente di tutto l'emisfero nord. I due specchi raccoglieranno e convoglieranno la luce delle stelle nel cosiddetto "fuoco primario" dove l'immagine verrà digitalizzata da una serie di macchine fotografiche digitali in grado di effettuare osservazioni dall'infrarosso all'ultravioletto con una sensibilità un miliardo di volte quella dell'occhio umano. Benché il telescopio sia stato installato negli USA, l'Italia ha avuto una grossissima parte nella progettazione e nella costruzione con collaborazioni di diverse società tra cui l'ADS International (Lecco) e la European Industrial Engineering (Mestre) che hanno provveduto al necessario controllo della qualità durante la fabbricazione, l'assemblaggio e le prove in fabbrica. Ansaldo Energia SpA (Milano) ha invece sviluppato la fabbricazione e il montaggio della struttura principale del telescopio, mentre il sistema a cuscinetti idrostatici con i relativi ingranaggi è stato sviluppato dalla Tomelleri Srl (Verona). Il telescopio è poi stato completato, preassemblato e testato in Italia e spedito in Arizona nell'estate del 2002. Quando entrerà in piena operatività (si parla della primavera del 2005), LBT sarà capace di farci vedere cose che nessuno ha mai visto prima, come nessuno le ha mai viste prima. Se si considera che dal punto di vista ottico LBT è molto più potente dell'Hubble Space Telescope e che le più sofisticate ottiche adattive ormai a disposizione possono compensare in maniera ottimale i disturbi dovuti all'atmosfera, si capisce che LBT promette davvero grandi cose, tra cui forse mostrarci, per la prima volta direttamente, dei pianeti extrasolari.