Quando ci si mettono, i Russi fanno le cose davvero sul serio. Ne è l'ennesima prova la notizia dell'esperimento che l'Agenzia Spaziale Russa sta mettendo in piedi con la collaborazione dell'Istituto Russo di Problemi Medici e Biologici. Si tratta di rinchiudere sei uomini all'interno di una sorta di grosso tubo metallico per cinquecento giorni, con il proposito di simulare le condizioni di stress psicofisico cui sarebbe sottoposto un equipaggio in un'eventuale missione alla volta di Marte. Per più di un anno, quindi, le sei persone, che sarebbero tutti volontari, dovrebbero far dipendere la loro sopravvivenza su un numero limitato di risorse, tra cui circa cinque tonnellate di cibo e ossigeno e tre tonnellate di acqua. Naturalmente, un medico farà parte del gruppo nel caso ci siano delle malattie o delle ferite da curare. Secondo il protocollo dell'esperimento, ai volontari sarebbe consentito di uscire solo in caso di manifestazione di grave stress psicologico. Non è tuttavia obbligatorio che i volontari, che non sarebbero ancora stati scelti, siano russi. Anzi, l'Agenzia Spaziale Russa avrebbe invitato la NASA a unirsi all'esperimento, ma Guy Fogleman responsabile della divisione dell'Agenzia Spaziale Americana che si occupa di ricerca biologica e biofisica applicata all'astronautica ha fatto sapere che una decisione in proposito dev'essere ancora presa. Di certo anche la NASA sarebbe molto interessata ai risultati come ha ammesso Dolores Beasley, portavoce della NASA, interpellata in proposito. Non bisogna comunuqe dimenticare che, in termini di lunga permanenza nello spazio, gli esperimenti condotti attualmente sulla Stazione Spaziale Internazionale sono già molto significativi, considerato che ad esempio l'equipaggio numero 4 costituito da Carl Walz e Dan Bursch ha trascorso sulla ISS un totale di 196 giorni consecutivi. I 500 giorni della simulazione, tempo medio stimato di un'eventuale missione marziana, sarebbero comunque più lunghi dell'attuale record di permanenza consecutiva nello spazio. Lo detiene Valery Polyakov, medico, che tra il 1994 e il 1995 rimase a bordo della MIR per ben 438 giorni. L'esperimento dovrebbe iniziare nel 2006 e non prevederebbe la presenza di donne.