Evidentemente la fantascienza e la fantasy vanno "stretti" a Fanucci e pertanto è da qualche anno che tenta altre vie e propone autori che nulla hanno a che fare con la fantascienza. Ecco allora autori come Jim Thompson, Diego Paszkwoski; e ora Fanucci presenta le "crime stories" di Ruth Rendell di cui detiene in esclusiva i diritti di pubblicazione per l'Italia. Ecco la quarta di copertina del nuovo La bottega dei delitti: la prima vittima, una ragazza, aveva un morso sul collo. Il test del DNA accusava il fidanzato di lei, ma la stampa aveva già trovato un nome per l'assassino - il Rottweiler - e quel nome aveva funzionato. L'ultimo corpo era stato scoperto vicino al negozio di Inez Ferry, nel quartiere londinese di Marylebone.
Qualcuno aveva notato una figura che fuggiva nel buio, ma non aveva saputo dire neppure se si trattasse di un uomo o una donna. Gli unici indizi erano la predilezione dell'assassino a strangolare le proprie vittime e a tenere con se un piccolo oggetto: un accendino, una collana. La vedova Inez Ferry ospita alcuni inquilini sopra il suo negozio di antiquariato, ed è in questo negozio che a volte l'assassino lascia le sue tracce. Le gesta imprevedibili e ossessi ve dell'assassino iniziano a turbare profondamente la vita di questa piccola ed eterogenea comunità di pensionanti, fin quando il sospetto non infrange l'ordine e la fiducia reciproca: uno di loro potrebbe essere il Rottweiler?
La bottega dei delitti di Ruth Rendell (The Rottweiler, 2003), traduzione di Giuseppe Costigliola, Fanucci, pag. 382, Euro 17,00.
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