Il nuovo millennio ha portato il terrorismo a livelli altamente pericolosi, l'attentato alle Twin Towers, al treno in Spagna, la strage nella scuola avvenuta recentemente non sono che pallidi esempi di quanto potrebbe accadere se venissero disseminati i terribili virus studiati e creati nei maggiori laboratori militari. In questo romanzo ecco cosa potrebbe avvenire...
Ventiquattro tesissime ore. Una tempesta di neve senza precedenti in Scozia. Un virus letale che minaccia l'umanità intera. Questo è lo scenario contemporaneo e inquietante di Nel bianco, che ben riecheggia le atmosfere mai dimenticate di un altro grande thriller di Ken Follett, Il terzo gemello.
E' la vigilia di Natale. In una cittadina non lontana da Glasgow, in un bianco scenario invernale trasfigurato dalla neve e dal ghiaccio, scatta l'allarme rosso in un elegante edificio vittoriano, sede dell'Oxenford MedicaI. Qualcuno, nonostante i sofisticatissimi sistemi di sorveglianza (il laboratorio è soprannominato per questo "il Cremlino"), è riuscito a sottrarre dall'area protetta due dosi di un farmaco sperimentale, un antidoto del Madoba-2, una pericolosissima variante del virus Ebola su cui da tempo si stanno conducendo ricerche. il dipartimento della Difesa americano, che ha fatto grossi investimenti sul progetto, non nasconde la sua preoccupazione. E così pure Stanley Oxenford, lo scienziato proprietario del laboratorio, e Antonia Gallo, la sua affascinante collaboratrice, responsabile della sicurezza. Nessuno di loro sa che questo è solo l'antefatto: un nuovo terribile furto verrà compiuto di lì a poche ore. Portare fuori dal laboratorio il virus significa una cosa sola: pericolo di contagio e morte per il mondo intero. Chi può volere una simile catastrofe? Riuscirà Toni Gallo in una corsa contro il tempo a recuperare la temibile fiala e a scongiurare il pericolo?
Nel bianco di Ken Follett (Whiteout, 2004), traduzione di AnnaMaria Raffo, Mondadori Editore, pag. 392, Euro 18,60.
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