Millemondi,

tutti in Italia

Tutti in Italia, e molti da Delos... Il grande evento di questo mese è l'uscita del primo Millemondi tutto dedicato alla fantascienza italiana. Per la prima volta sulla collana di strenne da edicola di Mondadori arriva un'antologia di racconti nostrani, e la gente di Delos è protagonista: curatore dell'antologia è il nostro responsabile della narrativa Franco Forte, autore della copertina è il nostro digital artist e columnist Maurizio Manzieri, e due racconti vengono dalla penna di Francesco Grasso e Vittorio Curtoni. Si intitola Strani giorni, e sarà in edicola entro il mese di marzo.

Intervista con Franco Forte di Silvio Sosio

Delos: E' una strana sensazione intervistare Franco Forte, curatore del primo Millemondi tutto italiano, visto che ci conosciamo ormai da più di sedici anni. Devo però mettermi nei panni del lettore che vorrà sapere qualcosa di più su questo evento editoriale, e la prima domanda sarà senz'altro: chi è Franco Forte, cosa ha fatto, da quanto tempo si occupa di fantascienza?

Franco Forte: Ehi, per rispondere a questo dovresti mettermi a disposizione tutto il numero di Delos! A parte gli scherzi, sono solo uno che bazzica nel mondo del fantastico da parecchio tempo, e ormai conosce tutte le facce, tutti i nomi, tutte le correnti (politiche e non). Ho già avuto a che fare con antologie italiane, prima per Stampa Alternativa, poi per l'Editoriale Avvenimenti. Adesso è capitata l'occasione Mondadori, certo la più illustre, ma io sono certo che non sarà l'ultima. Il mio problema è che sono un "paladino" della fs italiana, e a volte ho combattuto donchisciottianamente contro la diffidenza di gomma del mercato editoriale italiano, dei lettori italiani, persino degli autori stessi. Adesso sembra che le cose stiano migliorando, e in piccola parte ho la presunzione di avere contribuito anch'io a questo cambiamento.

Delos: Sempre restando nel filone delle domande dell'uomo della strada: ma perché sprecare così tante pagine con racconti di autori italiani, quando si potrebbero riempire con racconti americani?

Franco Forte: Alleluia! Meno male che ci sono domande come queste. Altrimenti come faremmo noi miseri curatori a rivendicare la nostra esistenza? Ma è semplice: le antologie precotte americane sono lì, le compri al supermercato, non c'é emozione, non c'é gusto. Dare vita a un'antologia italiana invece significa partire da zero, convincere l'editore, trovare gli autori, leggere la loro roba, giudicarla, vagliarla attentamente, scartare qualcosa e scegliere qualcos'altro, ricevere minacce di morte da chi è stato segato, mettere tutto insieme, scrivere le introduzioni, i profili degli autori, vedere impastare tutto e sfornarlo sulla carta. Dico, ti sembra ci sia paragone?

Delos: Senti un po', se c'era qualcosa poteva essere certo nel mercato fantascientifico era che le antologie vendono poco e gli italiani niente. Da quando siete arrivati sulla piazza tu, Evangelisti e gli altri ci avete abbattuto anche queste certezze. Pensi che domani il sole sorgerà da ovest?

Franco Forte: Ma lo sta già facendo! Non ve ne siete accorti? E' questo il bello della fantascienza, e poi, dopo che è crollato il mito di Alien anche per un fanatico di Ripley come me, che cosa potrebbe esserci ancora a stupirmi? Forse solo una cosa: le prossime iniziative che proprio io, Evangelisti e gli altri della combriccola stiamo mettendo in cantiere per continuare il trend positivo e cavalcare l'onda del "successo". In realtà alla base di tutto c'é la dimostrazione che facendo le cose seriamente si possono raggiungere dei risultati, e in Italia di gente che le cose le sa fare bene ce n'é parecchia. Bisogna solo trovare le idee, metterle insieme e porgerle ai lettori su un piatto d'argento. Poi tutto scivola via sulle proprie gambe.

Delos: E' nata una nuova professione, quella di compilatore di antologia di fantascienza italiana... e pare proprio che tu, con le tue tre antologie per Stampa Alternativa, con Terzo Millennio per Avvenimenti e ora con questo Millemondi sia il numero uno. Quali sono le modalità e le difficoltà di questo lavoro?

Franco Forte: Ok, un passo indietro. Non avevo letto prima le domande. Questa si chiama spontaneità (e anche il rischio della diretta). Le difficoltà sono tante, i casini veri e propri ancora di più, soprattutto nei rapporti con gli autori. Sai, c'é della gente che crede di essere la reincarnazione di Asimov, o di Dick, e ti manda la sua roba con la convinzione che ti sta facendo un favore. Se poi tu osi rifiutare i loro capolavori, allora tirano fuori la faccenda del complotto (sarà che è di moda, quando c'é di mezzo qualche genere di giudizio...), la politica, la zia materna che ha conoscenze in alto loco che potrebbero incazzarsi, e allora la serietà va a farsi benedire. Ci sono stati casi di autori che mi hanno chiesto prima chi sarebbero stati gli altri scrittori presenti nell'antologia, e non trovandoli di loro gradimento hanno declinato l'invito. La volta dopo, però, si sono fatti vivi loro con me, quasi supplicando di essere scelti per la nuova antologia. Ma come, ho risposto io, c'é tizio e c'é caio, non lo sai? Davvero? è stata la risposta. MA IO SONO FELICISSIMO di pubblicare con loro. Che cosa vuoi, il mondo è fatto così e forse io mi diverto a sguazzarci dentro.

Delos: L'antologia curata da Valerio Evangelisti, Tutti i denti del mostro sono perfetti, conteneva alcuni racconti scritti da autori di fantascienza, ma la gran parte erano contributi di intellettuali al di fuori dall'ambiente. Nella tua antologia come ti sei regolato?

Franco Forte: Idem con patate. Così spero di avere anch'io ristampe su ristampe, di vendere più di 50.000 copie, di finire ripubblicato negli Oscar Bestseller e magari di uscire dai confini d'Italia per sbarcare all'estero, come sembra stia per fare quell'antologia. Se non ti sembra abbastanza... No, va bene, per una volta risponderò seriamente. In questo Millemondi c'é di tutto. Parecchi esordienti, alcuni militanti del fantastico amatoriale, vecchi professionisti, ma anche una serie di persone che generalmente non operano nel settore specializzato, e che pure di fs ne masticano parecchia e frequentano ambienti di prestigio, soprattutto in campo giornalistico. Il giallo, in Italia, ha assunto una certa dignità in questo modo, coinvolgendo personaggi che se ne intendessero del genere ma che avessero agganci al di fuori del fandom e dell'editoria specializzata. Così ho chiesto racconti a giornalisti del Corriere della Sera, di Panorama, di Avvenimenti, della Stampa, ho pescato un racconto di fs di Primo Levi, e tutto sommato ho fatto un'operazione che si dovrebbe fare più spesso: portare questa gente all'interno del sottogruppo di adepti, e trascinare i "cavernicoli" del "ghetto" in spazi più ampi, per dare loro la possibilità di esprimersi a più alti livelli, soprattutto di dignità. Un passo che si dovrebbe compiere anche per quanto riguarda l'organizzazione delle convention annuali (e qui il giallo insegna ancora, con le manifestazioni del Mystfest di Cattolica e del Festival Noir di Courmayeur). Non ho contaminato i generi, dunque, ma ho preso autori tout court che scrivevano anche fs e ho chiesto loro di unirsi a noi, di allargare la famiglia. In questo modo noi siamo stati utili a loro, ma sicuramente loro saranno utili a noi, ovvero a tutto il mondo deglmi appassionati di fantascienza.

Delos: Un Millemondi delossiano: oltre alla tua cura, ci sarà una splendida copertina di Maurizio Manzieri e racconti di Vittorio Curtoni e di Francesco Grasso, del quale tra l'altro fra pochissimo uscirà una antologia personale nei Delos Books. E' un caso o c'é qualcosa sotto?

Franco Forte: Semplicemente, Delos aggrega gente che ci sa fare, e dunque era naturale che alcuni dello staff della rivista finissero nel Millemondi. Manzieri è stato eccezionale, in Mondadori ha fatto un figurone (e l'ha fatto fare anche a me, che l'ho presentato), e spero che vedremo presto altre sue copertine nelle edizioni di Segrate. Per quanto riguarda Francesco, lui è uno di quegli autori che hanno fatto della modestia e della voglia di lavorare il loro punto di forza. Quando gli ho chiesto di rimettere mano al suo racconto per sistemarlo, è andato oltre, e ha prodotto qualcosa di notevole. Dovrebbero fare tutti così, anziché lamentarsi di essere ingiustamente discriminati. Meno complotti e più botti, dovrebbe essere lo slogan di questo Millemondi.

Delos: Ci sarà una postfazione di Gianfranco De Turris?

Franco Forte: Può darsi. ;-)

Delos: Domanda finale scontata (così risparmiamo): progetti per il futuro?

Franco Forte: Tanti. Uno meglio dell'altro. Sui quali c'é il massimo riserbo, per ora. Ma attenzione, scrittori italiani, non ho ancora esaurito le cartucce, e potrebbe esserci posto anche per voi nei miei prossimi progetti. A meno che non rientriate in qualche bel complottino che sto organizzando.

L'autore della copertina autopresentazione di Maurizio Manzieri

"Durante le Conventions italiane degli ultimi anni, ho discusso a lungo con gli artisti che hanno scandito il mio "senso interno di meraviglia": Karel Thole, Oscar Chichoni, Marco Patrito...ma se dovessi dirvi come tutto è cominciato, beh...

...Il primo volume ricco di illustrazioni che ha innescato il mio desiderio di rappresentare figurativamente la "letteratura di idee", che è la Fantascienza, è stata un'edizione rilegata di Cronache Marziane di Ray Bradbury, ricca di splendide immagini realizzate da Karel,...era del '75...immagini toccanti, sensibili,... mi han fatto sognare... e da allora ho conosciuto anche tutti gli altri principali artisti d'oltreoceano attraversando con loro innumerevoli regni dell'immaginario collettivo...

... così mentre per tutti questi anni osservavo i paesaggi alieni di questi artisti meravigliosi, ho iniziato irresistibilmente a giocare con gli universi in gestazione nascosti appena dietro i miei occhi assorti.

Sono convinto che un universo nasca davvero ogni qualvolta un uomo sia in grado di immaginarlo. In questa illustrazione è possibile intravedere alcune caratteristiche della mia arte: le mie città sono dorate e scintillanti, le mie astronavi, ahimè, non rugginose, ma levigate come lucidi insetti dal carapace d'oro, forse anche di vetro...

Il cuore del mio avamposto spaziale, dal quale parto in esplorazione per le frontiere più lontane della fantasia umana, è un computer PowerMac 6400, dotato di software Photoshop: una macchina meravigliosa, positronica... Mi piace definirmi "artista digitale", o "DigiPainter", e in effetti il mio "art studio" somiglia di più a una capsula spaziale che ad un atelier dei vecchi tempi. Ogni sorta di ritrovati tecnologici circonda la mia scrivania, come una cintura di asteroidi: masterizzatori di CD-Rom, stampanti, Zip, Jaz, Syquest, tavolette grafiche...

Invio un caro saluto ai lettori di Delos, ed in particolare a Franco Forte,curatore dell'antologia, che ha reso possibile questa meravigliosa avventura...

Dagli spazi virtuali

Maurizio Manzieri, mazier194@sinet.it Torino, 3 marzo 1998

Gli autori presenti nel volume

Remo Guerrini, Diego Gabutti, Vittorio Curtoni, Giampaolo Simi, Valerio Evangelisti, Salvatore Perillo, Antonio Piras, Carlo Formenti, Alberto Cola, Gianni Menarini, Primo Levi & Piero Bianucci, Dario Tonani, Silverio Novelli, Giovanni Burgio, Giuseppe O. Longo, Gloria Barberi, Roberto Barbolini, Francesco Grasso, Renato Pestriniero, Fabio Calabrese, Gabriella Scialdone, Claudia Ratti.