Se sei l'organizzatore di un congresso scientifico non ti capita certo tutti i giorni di sentirti telefonare da Stephen Hawking, il quale, all'ultimo momento ti chiede spazio per poter parlare della sua nuova teoria sui buchi neri. Questo è quello che è successo la settimana scorsa a Curt Cutler e la notizia ha fatto il giro del mondo, lasciando appassionati e curiosi con il fiato sospeso in attesa delle rivelazioni del grande scienziato. L'evento in questione era la 17a Conferenza Internazionale sulla Relatività Generale e la Gravitazione che si è tenuta a Dublino nei giorni scorsi e proprio mercoledì 21 luglio scorso Stephen Hawking ha parlato, ammettendo il suo errore e svelando quello che c'è di nuovo a proposito dei buchi neri. L'errore era stato ritenere che i buchi neri distruggessero tutto ciò che fagocitavano e, malgrado dopo eoni fossero destinati a dissolversi, niente di ciò che c'era prima poteva sopravvivere, in nessuna forma. Invece le cose non starebbero in questo modo. Hawking è giunto alla conclusione che nel processo di disintegrazione dei buchi neri, la materia e l'energia che li costituiva viene restituita agli orizzonti infiniti dell'universo in una forma stravolta, ovvero in nessun modo riconoscibile rispetto a com'era prima. Nella sua precedente visione, Hawking ammetteva anche la possibilità che la materia caduta in un buco nero, finisse in un universo parallelo. "Non c'è un altro universo neonato dall'altra parte, come pensavo una volta," ha affermato Hawking, dispiacendosi con gli appassionati di fantascienza. "Ma l'informazione rimane saldamente nel nostro universo e non c'è alcuna possibilità di usare i buchi neri per viaggiare verso altri universi". Circa trent'anni dopo l'uscita della teoria sui buchi neri che l'ha fatto salire alla ribalta, anche grazie al suo bestseller Dal big bang ai buchi neri – Breve storia del tempo, Hawking da grande scienziato qual è ha quindi ritrattato umilmente la sua teoria, ammettendo di aver perso una sorta di scommessa trentennale con John Preskill, astrofisico del CalTech, il quale aveva sempre sostenuto che qualcosa della materia inghiottita dai buchi neri doveva pur conservarsi. In una simpatica scena a margine dei lavori del convegno, Hawking ha regalato a Preskill una copia della Total Baseball, The Ultimate Baseball Encyclopedia, avendola fatta arrivare appositamente dagli Stati Uniti. "Non trovandola a Dublino," ha detto Hawking, "avrei optato in alternativa per un'enciclopedia del cricket, ma John non si presuaderà mai della superiorità del cricket!". Hawking, oggi sessantaduenne, è affetto da una grave forma di sclerosi laterale amiotrofica che lo costringe su una seggiola a rotelle da più di trentacinque anni. Per parlare usa una sorta di puntatore per scegliere le parole dallo schermo del computer incorporato alla sua sedia, che vengono poi mandate a un sintetizzatore vocale.
Hawking: i buchi neri non sono la fine
Dopo l'annuncio a sorpresa della scorsa settimana, il famoso astrofisico inglese ha svelato al mondo la sua nuova teoria sugli oggetti più misteriosi dell'universo
Risorse in rete
- GR17 www.dcu.ie/~nolanb/gr17.htm
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Fonte: Space.com
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