Da fine aprile arriverà nei cinema la nuova ondata di film fantastici e d'azione di provenienza hollywoodiana, ma, lentamente, anche la produzione originale coreana, cinese e giapponese inizia a filtrare sui nostri schermi senza dover obbligatoriamente passare attraverso la via obbligata del remake come per The Ring.

Esaminiamo alcuni titoli.

2046, diretto da Wong Kar-Way (In The Mood For Love). Si tratta della storia di uno scrittore che, nella stanza 2046 di un grande albergo, rivive sul filo della memoria l'avventura erotica vissuta con l'amante incrociandone le vicende con quelle del romanzo che sta scrivendo, e che è ambientato proprio nel 2046, in una futuristica città degna di Rin Taro (il regista di Metropolis). In uscita a maggio.

A giugno, invece, è prevista l'uscita di A Tale of Two Sisters, per la regia di Kim Jee-Woon, un regista coreano quarantenne che utilizza la propria cinematografia per scavare nelle psicopatologie ed utilizzarle per generare la tensione narrativa. La storia è incentrata su una antica leggenda, ma attualizzata nel film. Due sorelle vengono riaccolte a casa dopo la morte della madre, da una fredda matrigna. Durante il loro soggiorno la casa si animerà di strane apparizioni, morti misteriose degli animali domestici e... un finale inquietante.

Concludiamo con l'invito al ripescaggio di un film mai visto nelle sale italiane e uscito in DVD, si tratta di Returner, (nella foto i due protagonisti) sempre di un autore coreano, Takashi Yamazaki. La storia è quella di una adolescente che provenendo da un futuro in cui la Terra è ormai allo stremo in una guerra contro alieni malvagi, tenta di ribaltare il risultato con l'aiuto di un avventuriero nel nostro presente. Nel film si mescolano scene alla Mission Impossibile, Matrix 2 e 3, Terminator 3. E' un classico prodotto di media serie che soddisfa anche per l'accuratezza con cui viene trattato il problema dei viaggi nel tempo. E, cosa non trascurabile, è doppiato in italiano.