Pensate a Minority Report. Giornali con veri e propri filmati al posto delle fotografie, o scatole di corn-flakes animate come cartoons. Roba buona per la fantascienza? Molto meno di quello che possiate pensare. Già, perché la Philips, colosso dell'innovazione tecnologica (moltissimi brevetti delle più grandi invenzioni degli ultimi 100 anni provengono dalla società olandese, come ad esempio l'audiocassetta, il CD e il DVD), ha sviluppato un materiale che sembra un foglio di carta, si comporta come tale, ma in realtà è un vero e proprio display. In pratica si tratta del monitor più sottile e flessibile che sia mai stato costruito e alla Philips dicono di essere già pronti alla produzione su scala industriale, per la quale hanno già costituito una società apposta chiamata Polymer Vision. Quella della creazione di una carta "elettronica" era una specie di chimera, qualcosa intorno alla quale si favoleggiava molto, ma che fino a oggi era rimasta tale. I prodotti sviluppati non erano sufficientemente nitidi, leggeri e maltrattabili e i ricercatori dovevano scontrarsi con problemi che sembravano insormontabili come l'alimentazione, la delicatezza del materiale e la bassa qualità dell'immagine. Philips è invece è riuscita a coniugare tutte le esigenze in una sorta di sandwich costituito da inchiostro elettronico spesso 200 micron contenuto tra un circuito organico e una pellicola polimerica trasparente. Il principio di funzionamento è piuttosto semplice. L'inchiostro elettronico è formato da milioni di capsule bianche e nere. Le prime hanno carica positiva, le seconde negativa. A questo punto applicando un campo elettrico opportuno a una determinata area del circuito si possono attrarre le particelle bianche o quelle nere a proprio piacimento per disegnare qualsiasi tipo di figura. A questo punto, si può anche togliere alimentazione, perché l'inchiostro elettronico mantiene la carica e quindi, finché non si dà il comando per la cancellazione o la visualizzazione di un'altra immagine, la figura visualizzata in precedenza resta come stampata. Per adesso gli unici limiti del prodotto Philips sono la resa in bianco e nero e la lentezza di aggiornamento del display, per il quale è necessario circa un secondo e questo per adesso non consente la possibilità di visualizzare animazioni o filmati (per intendersi il "refresh" dei fotogrammi cinematografici è di 24 volte al secondo). Tuttavia, se si pensa all'evoluzione che hanno avuto nel tempo altri dispositivi ottici, come ad esempio i CCD, e se si considera che questo è solo il primo prototipo, è facile immaginare che - se i costi saranno ragionevoli - in pochi anni potremmo davvero assistere a una rivoluzione senza precedenti. E questa volta, forse, l'era del libro elettronico sarà davvero pronta per cominciare.
La carta elettronica è una realtà
La Philips ha costruito il prototipo di un oggetto che promette di rivoluzionare l'editoria
Risorse in rete
- Polymer Vision polymervision.nl/
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Fonte: La Repubblica.it
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