Nemesis, la dea greca della giustizia potrebbe un giorno giudicare l'umanità per i millenni di caos, di sconvolgimenti naturali e reciproca sopraffazione. Isaac Asimov immagina, in uno tra i suoi romanzi più suggestivi, il concretizzarsi del giudizio divino in una stella, Nemesis, che celata da una nube di polveri interstellari, si stia dirigendo verso il nostro sistema solare minacciando di sconvolgerne il delicato equilibrio gravitazionale.
Gli abitanti di Rotor, un satellite artificiale orbitante attorno alla Terra, sono i primi a scoprire l'esistenza di Nemesis. Janus Pitt, a capo della comunità di Rotor, aspira a colonizzare il sistema della nuova stella, per formare così una nuova società etnicamente e culturalmente omogenea, completamente indipendente dal "guazzabuglio terrestre". Per questo, Rotor, avvalendosi della tecnica dell'iperassistenza e di valenti scienziati come Eugenia Insigna, raggiunge il nuovo sistema stellare mantenendo segreto ogni dettaglio, compreso il rischio che Nemesis possa mettere in pericolo la stessa civiltà Terrestre. Ma i Terrestri non sono così sprovveduti e vengono ben presto a conoscenza dei segreti di Rotor. E non c'è niente che possa fermare l'odio del capo dei servizi segreti Tanayama, o il desiderio dell'agente Crile Fisher di rivedere la figlia Marlene, nata dalla relazione con Eugenia Insigna: né anni luce di distanza, né Eritro, il misterioso pianeta nel sistema di Nemesis da cui Marlene è fatalmente attratta.
Il romanzo non fa parte dei cicli della Fondazione o dei Robot, con cui Asimov ha conquistato gran parte dei suoi lettori, ma riprende alcune delle tematiche più affascinanti come il potere di intuire i pensieri altrui, o l'esistenza di forme di intelligenza completamente diverse dalla nostra, calate in un contesto di cui vengono messe in evidenza le problematiche politiche e sociologiche. In particolare il finale del libro permette di dimenticare alcune lungaggini sull'aspetto psicologico e la caratterizzazione dei personaggi, difetti comuni ai romanzi più recenti dell'autore, che rimane comunque, a mio parere, il padre indiscusso della Fantascienza.
Isaac Asimov, nato in Russia nel 1920, è emigrato con la famiglia negli Stati Uniti all'età di tre anni. Laureatosi in Chimica, diventa docente universitario. Inizia a pubblicare racconti di fantascienza nel 1939 e l'attività di scrittore lo porta a lasciare l'insegnamento. Degli anni '50 sono i libri centrali del Ciclo della Fondazione (Fondazione, Fondazione e impero, Seconda Fondazione), i primi due del Ciclo dei Robot (Abissi d'acciaio, Il sole nudo) e i romanzi del Ciclo dell'Impero. Per un lungo periodo però Asimov si dedica principalmente alla divulgazione scientifica finché il successo dei suoi romanzi fa sì che i suoi editori "lo costringano" a scriverne altri. Del secondo periodo fanno parte i restanti romanzi del Ciclo delle Fondazioni e del Ciclo dei Robot e il romanzo qui recensito.
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