Per la prima volta vengono raccolti in tre volumi tutti i racconti di James G. Ballard, l'autore di L'impero del sole, Crash, Super-Cannes, Foresta di cristallo e L'isola di cemento, considerato da molti il maggior scrittore inglese vivente. Con diciassette romanzi pubblicati nell'arco di quarant'anni, da Il mondo sommerso del 1962 a Millennium People di prossima uscita, Ballard ha imposto nel panorama letterario contemporaneo una visione e una voce originali e dissacratori, influenzando generazioni di scrittori e ispirando profondamente altri linguaggi quali il cinema e i fumetti.
Nel corso di tutta la sua vita Ballard ha scritto racconti che sono diventati veri propri classici della letteratura dell'immaginario, segnando la sua fama di maestro della short-story. Molti di questi racconti anticipano di anni la stesura dei romanzi, e in essi si trovano le riflessioni piú ardite e dirompenti dello scrittore inglese. Raccolti in antologie leggendarie quali La mostra delle atrocità, Vermilion Sands, La zona del disastro, Febbre di guerra, i racconti di Ballard vengono ora pubblicati per la prima volta in tre volumi e in ordine cronologico, in un'opera che espone in modo definitivo l'inarrivabile creatività di uno degli scrittori piú rappresentativi del ventesimo secolo, e del futuro prossimo venturo.
Ripetutamente Ballard ha dichiarato di ritenere la fantascienza l'unica forma di letteratura possibile nell'età contemporanea. Nel 1962 teorizza il cosiddetto Inner Space, lo spazio interiore, in contrapposizione all'Outer Space che era l'interesse principale della fantascienza: la science fiction deve quindi, secondo Ballard, rivolgersi all'esame dell'uomo e alla sua psiche, e non agli spazi cosmici o ai confini della scienza. Queste riflessioni portarono Ballard a essere uno degli esponenti di maggiore spicco, nonché teorizzatore, della cosiddetta New Wave inglese, assieme ad autori come Michael Moorcock.
Dove l'immaginazione e l'abilità di Ballard raggiungono i loro vertici è sicuramente nel campo della narrativa breve: riferimenti artistici, paesaggi desolati, deserti o località balneari in inverno, hangar, aeroporti, autostrade, tutto viene da Ballard macinato e ricostruito in una narrativa fortemente simbolica, in cui i quadri di Dalì o le sculture di Duchamp si mischiano alle immagini di giganti annegati in stato di putrefazione, alle ossessioni per lo scoppio della Bomba su Hiroshima e Nagasaki. Vermilion Sands, The Terminal Beach, The Disaster Area sono solamente alcune raccolte tra le più importanti di un autore che ha donato alla narrativa breve delle immagini di straordinaria potenza. Proprio nella forma del racconto, che Ballard definiva "romanzo condensato", venne sviluppato tra il 1966 e il 1969 il progetto che prese poi il nome di La mostra delle atrocità in cui Ballard prende in esame la società di quegli anni, un mondo in cui le immagini dei media (e di figure quali Marilyn Monroe, J.F. Kennedy o Ronald Reagan) si sostituiscono alla realtà.
Ballard continua la sua attività nel corso degli anni, pubblicando ancora antologie sino ai romanzi Hello America (1981) e poi nel 1984 L'impero del sole, sulle esperienze nel campo di prigionia. Grazie a questo romanzo, e al film omonimo di Steven Spielberg, Ballard otterrà un grande successo di pubblico.
L'ultimo romanzo di Ballard è Super-Cannes, e nel settembre 2003 verrà pubblicato Millennium People. Nel frattempo lo scrittore continua a commentare il mondo contemporaneo su testate quali The Guardian e The Observer, o a partecipare a mostre dell'Institute of Contemporary Art di Londra.
James G. Ballard, Tutti i racconti, 1956-1962 (primo volume), introduzione di James G. Ballard, postfazione di Antonio Caronia, traduzione dall'inglese di Roldano Romanelli, Fanucci Collezione immaginario, 640 pagine,18,50 euro.
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