Nella Glasgow degli anni 50, attraversata da canali grigi e brumosi, il corpo di una giovane donna riemerge dalle acque del fiume Clyde, movimentando la vita monotona dei due lavoratori su una chiatta che lo ripescano. Joe (Ewan McGregor), un giovane bohemien apparentemente senza radici, Leslie (Peter Mullan) e sua moglie Ella (Tilda Swinton) proprietari della chiatta, insieme al cadavere vedono riemergere i ricordi di un passato torbido e misterioso. Da quel momento Joe spinto dal bisogno di esercitare attraverso il potere della seduzione un controllo su se stesso e sulla propria vita, si abbandona ad una travolgente passione per Ella, facendo sbocciare in lei una femminilità che sembrava da sempre abiurata. Intanto, mentre la polizia indaga e arresta un sospetto, scopriamo che Joe ha avuto in passato una relazione tempestosa con la ragazza morta.
E' questo il dramma dai forti toni erotici che il regista David McKenzie ha basato sul romanzo Young Adam ispirato dalla vita estrema del suo autore Alexander Trocchi diventato con tutti i suoi eccessi una delle icone della Beat Generation, una sorta di maudit del dopoguerra. Young Adam è un film dark intenso e travolgente che nel suo descrivere le azioni di un eroe amorale, ma - al tempo stesso - consapevole di quello che gli accade intorno, le copre con una coltre di cupo grigiore anni Cinquanta. La Scozia che vediamo descritta, infatti, è quella fatta di pub grigi e di carnalità a buon mercato, di donne rassegnate e uomini dagli istinti animaleschi. Un'atmosfera tetra e al tempo stesso disperata, squarciata soltanto dall'affannosa ricerca di saziare una sessualità vorace ed estrema. Interpretato da un cast di attori ricchi di fascino Young Adam è un noir atipico dove non solo il bene non trionfa, e sembra quasi non essere mai chiamato in causa, ma il crimine - alla fine - non si capisce bene se paghi o no. Del resto è anche dubbio che si possa parlare di crimine se non in relazione alle mutevolezze del cuore dettate dal sesso e non certo da chissà quale trasporto emotivo.
Una pellicola complessa piena di sfumature, che oltre a farci apprezzare ancora una volta il talento di Ewan McGregor, ci colpisce con il suo immaginario fatto di un'umanità gretta e vuota, di donne sole e uomini egoisti in cui il protagonista ci appare migliore di altri, solo per la sua capacità di analizzare alla perfezione uno stato delle cose che è incapace e probabilmente non desideroso di vedere mutare.
Veloce e ossessivo nella sua ricerca della soddisfazione di ogni pulsione erotica Young Adam è una delle pellicole europee più interessanti degli ultimi tempi per la sua capacità di coniugare una cupa abiezione ad un afflato letterario che fa di un'apparente vena pornografica, un alibi per descrivere l'innegabile pochezza di persone che non riescono ad alzare mai la testa dalla terra che, nel frattempo, li risucchia in un vortice ineluttabile di carnalità e grettezza.
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