La metropoli di New Crobuzon si estende al centro di un mondo sbalorditivo. Umani, mutanti e razze arcane si accalcano nell'oscurità fra le ciminiere, lungo fiumi indolenti alimentati da rivoli innaturali, tra fabbriche e fonderie che pulsano nella notte. Per piú di mille anni il Parlamento e la sua brutale milizia hanno governato su una moltitudine di operai e artisti, spie e maghi, ubriachi e prostitute. Ma uno straniero è giunto con le tasche piene d'oro e ha imposto una richiesta inverosimile, scatenando l'incredibile.
Subito la città cade in preda a un terrore sconosciuto: il destino di milioni dipende da un gruppo di emarginati in fuga da legislatori e signori del crimine. Il paesaggio notturno diviene un territorio di caccia, mentre le battaglie infuriano all'ombra di costruzioni immense e bizzarre. Una resa dei conti è prevista nel cuore della città, nel vasto edificio che si chiama Perdido Street Station. Ormai, per chiunque viva a New Crobuzon, è troppo tardi per scappareŠ
Romanzo fantastico e cyberpunk, eppure di impianto classico, Perdido Street Station è una storia di fantasy urbana brillante, colossale e immaginativa, sospesa tra critica sociale e gusto dell'avventura, erede della tradizione di scrittori come H.G. Wells, Mervyn Peake e George Orwell.
China Miéville è nato a Londra nel 1972. A diciotto anni è vissuto in Egitto, insegnando inglese, e qui si è interessato alla cultura araba e alla situazione politica mediorientale. È laureato a Cambridge in antropologia sociale e ha un master della London School of Economics. Il suo primo romanzo, King Rat (1998) è stato nominato per il Bram Stoker Prize. Perdido Street Station (2000) ha vinto l'Arthur Clarke Award e il British Fantasy Award nel 2001.
Perdido Street Station, tradotto da Elisa Villa, esce nella collana Immaginario Solaria, 744 pagine, 18,50 Euro.
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