A 37 anni è il fanta-regista top del momento. Bryan Singer, il cui X2 è al primo posto dei film più visti in questo periodo in tutto il mondo (già 200 milioni di dollari d'incasso globale nelle sale in una settimana), è indaffaratissimo a promuovere il suo film, quindi a concedere interviste. In queste ha parlato di molte cose, ad esempio della decisione di non reintrodurre i personaggi per gli eventuali nuovi spettatori che non avessero visto il primo X-Men in quanto il film si regge comunque bene anche senza queste introduzioni. Un primo montaggio della pellicola aveva ottenuto il divieto "R" (restricted) da parte della censura americana per alcuni momenti ritenuti troppo intensi, che quindi sono stati eliminati dal montaggio finale; a suo dire però sarebbero piccolissime limature di poco conto per poter far si che il film potessero essere visto anche dai più giovani. Il regista ha anche detto che il successo del primo capitolo della serie gli ha permesso di avere maggiore libertà e meno senso di oppressione rispetto a tre anni fa. Si dichiara poi soddisfatto dell'introduzione di nuovi personaggi e di come si sia gestito un cast così numeroso, che secondo lui gli spettatori seguono in un viaggio, nel quale si possono formare nuove alleanze e incontrare anche nuovi inattesi nemici. Singer dice anche di tenere sempre bene a mente che il fumetto della Marvel fu creato nell'America degli anni '60, al picco del fenomeno del movimento per i diritti civili. Per cui ricorrono temi come il bigottismo, la tolleranza, la paura, la guerra, temi che sono a suo avviso attuali oggi come allora: "Penso che la buona fantascienza" ha detto "possa raccontare la condizione umana da una prospettiva straordinaria". Le difficoltà dell'essere "diversi" in una società che si considera composta da "normali" sono uno dei temi centrali del lato non spettacolare della serie. Singer stesso, in occasione della prima parigina del film, ha parlato per la prima volta apertamente della sua omosessualità e c'è una scena che affronta il tema in modo piuttosto chiaro, quella di Iceman (interpretato da Shawn Ashmore) che ne parla coi propri genitori, che non sanno che lui è un mutante. Lui decide che è arrivato il momento di dirglielo. Singer dice che la scena è l'equivalente di un giovane omosessuale che decide di rivelarsi alla sua famiglia. "Abbiamo porzioni di dialogo" spiega "che fanno questo riferimento in modo piuttosto chiaro, specialmente quando la madre chiede al ragazzo se ha mai provato a non essere un mutante". E per quanto riguarda X-Men 3 ? "Sarei certamente coinvolto in qualche modo in un terzo film, perché amo la serie e adoro il cast, ma non so se sarò necessariamente io a dirigerlo", e aggiunge "ho intenzionalmente incorporato certe cose in X2 ed ho idee che potrebbero essere sviluppate in film futuri ma certe circostanze dovranno rivelarsi appropriate, perché io vorrei anche fare dei piccoli film prima di imbarcarmi in un altro grosso film di effetti speciali". Prima di allora comunque verrà il momento di trasformare X2 in un DVD, formato home video di cui il regista si dichiara molto soddisfatto, perché dà ai registi la possibilità di reinserire qualche sequenza che magari per motivi di tempo è stata tagliata, oppure riesaminare dopo un anno, in occasione della creazione della traccia di commento audio, il proprio lavoro, analizzandolo da una diversa prospettiva. Aguzzate la vista e troverete Singer sul ponte di comando dell'Enterprise E in Star Trek - La Nemesi, un breve cameo di cui è molto orgoglioso in quanto Trekkie di lunga data. Dopo la giornata di riprese ricorda con grande piacere l'invito a cena ricevuto da Patrick Stewart e l'arrivo a sorpresa di William Shatner. Cena e serata con Picard e Kirk. Il sogno di ogni Trek fan.
Canta l'X Singer
Bryan Singer è certamente uno dei registi più ricercati del momento. Il successo mondiale di X-Men 2 fà si che tutti lo vogliano intervistare. E lui parla, sia del film che di se, che di un eventuale terzo episodio.
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Canale: Cinema
Fonte: FilmForce IGN, Canoe.ca, Gay.it, Le Parisien
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