Una volta tanto un film americano è stato visto prima nel resto del mondo che non nel paese di produzione. X2 (X-Men 2) è uscito quasi ovunque prima che negli Stati Uniti, questo a causa della Festa del Lavoro, Labour Day, che non si festeggia negli USA e che invece è stato usato come ponte lungo dalla 20th Century Fox sul mercato internazionale come trampolino di lancio del film (il 30 aprile contro l'uscita al 2 maggio in Nordamerica). Reazioni della critica molto altalenanti, vediamone un campione.

"Un film eccitante per gli occhi senza essere anestetico per il cervello" S. Hall, Sydney Morning Herald. "Col permesso di spendere tutti i soldi che ha voluto (Bryan Singer, il regista) ci consegna un film dal ritmo sostenuto e con una storia che funziona bene..." P. Ivanov, Sofia Echo. "(Il film) si eleva al di sopra della formula tipica dell'universo dei supereroi e diviene un divertente blockbuster" M. Gooddridge, Screen International. "X-2 è per X-Men quello che L'impero colpisce ancora è stato per Guerra Stellari. Un capitolo di mezzo più cupo nel quale gli eroi sono spinti ai loro limiti, soffrono perdite e si danno sostegno in una guerra inevitabile" S. Tilley, Edmonton Sun. "Uno sfarzoso, ragionevolmente intelligente, ben recitato seguito con super effetti speciali che supera il predecessore in quasi ogni dipartimento" L. Lumenick, New York Post. "C'è un rinvigorente fascino nelle molte scene di X-2 giocate con calma e con gentili riferimenti ai temi seri della tolleranza" L. Schwarzbaum, Entertainment Weekly. "Se proprio ci deve essere il genere dei film di supereroi questo è il tipo che vogliamo" K. Turan, Los Angeles Times. Meno favorevolmente impressa la compassata Barbara Ellen che sul monolitico Times scrive: "X-2 rimane un esempio abbastanza decente nel campo della fantascienza, dando a vari livelli ai fans quello che si aspettano. Peccato che sia indebolito da una trama che non avrebbe avuto il via libera neanche per un medio episodio di Buffy". L'indicatore di popolarità dei critici USA offerto dal "pomodorometro" di Rotten Tomatoes comunque regala al film un più che ottimo 87 % di recensione positive.

Diverso invece il discorso tra gli italiani: "Singer, che con il secondo film della saga degli X-men abbandona le pensose atmosfere del primo capitolo, non si limita a raggiungere in pieno questi obbiettivi, ma aggiunge di suo anche un messaggio morale anti-razzista -che non fa mai male - e un'intricata soap..." D. Frati, 35mm. "Il primo era chiuso, autonomo anche nei confronti di comics di riferimento, quasi statico nei movimenti. Il secondo invece appare spazialmente espanso, veloce, indifferente ai comics originali perché ormai è un altro il punto di riferimento. In questo modo tutto si allarga come la raggiera di una formula, le prospettive si complicano, i gesti diventano spettacolo trasformabile all'infinito." M. Galimberti, Kataweb Cinema. Lascia un po' perplessi l'insoddisfatto R. Nipoti che su La Repubblica scrive che "la seconda puntata si preoccupa di aggiungere un certo numero di new-entries, tra le quali un tenero mostro caudato dall'accento tedesco, somigliante all'androide Data di Star Trek". (?) "Più azione, più amori, più stupefacenti effetti speciali, più soldi (120 milioni di dollari per la realizzazione), più mostri mai stati tanto sensazionali: e un po' meno divertimento a causa della sceneggiatura piatta, pigra" scrive L. Tornabuoni su La Stampa, ma poi concede che gli X-Men "sono sempre personaggi magnifici". Non è convinto neanche U. Martino che su Sentieri Selvaggi sostiene che "la saga perde di vista - come già accadeva nel primo episodio - gli aspetti più oscuri e dolorosi della vita dei mutanti, che nel fumetto Marvel non mancavano mai e che avrebbero potuto costituire un ricchissimo humus cine-narrativo". Nonostante le riserve di parte della critica (italiana in particolare) al suo primo fine settimana nelle sale di tutto il mondo, il film X-2 ha sbaragliato la concorrenza incassando 155,2 milioni di dollari. Solo negli Stati Uniti l'incasso è stato di 85,9 milioni di dollari. L'incasso italiano sinora ammonta a 2 milioni e mezzo di Euro.