Secondo un team di ricercatori americani la Luna potrebbe ospitare una quantità d'acqua anche cinque volte superiore rispetto a quanto finora stimato in base ai dati ricevuti dalle missioni Clementine del 1996 e del Lunar Prospector del 1998. Secondo Ben Bussey dell'Università delle Hawaii, nel corso di milioni e milioni di anni, eventualmente trasportata da meteoriti e comete, l'acqua si è accumulata sotto forma di ghiaccio nei crateri presso i poli del satellite che non sono mai esposti al Sole e dovrebbe ancora trovarsi lì, anche grazie alla bassa gravità del pianeta. La temperatura media della luna è infatti di circa ­23 °C, ma può raggiungere i ­230 °C nelle zone permanentemente all'ombra e tale temperatura è sufficientemente bassa per impedire la sublimazione del ghiaccio, ovvero il suo passaggio diretto dallo stato solido allo stato gassoso, alla tenue gravità del satellite. Questo porterebbe alla conclusione che nelle zone lunari sempre in ombra, il ghiaccio potrebbe conservarsi indefinitamente. Gli studiosi hanno fatto anche osservare che l'asse di rotazione pressoché verticale del nostro satellite consente di mantenere vastissime zone perennemente in ombra e l'insieme di queste considerazioni ha portato i ricercatori alla conclusione che le aree polari potenzialmente ricoperte di ghiaccio non sarebbero ampie complessivamente 7800 km2 come stimato in base ai dati del Lunar Prospector, ma ripartite tra 7500 km2 al polo nord e 6500 km2 al polo sud, per una quantità totale di un miliardo di tonnellate di ghiaccio. Se le stime trovassero conferma, si tratterebbe di una notizia determinante nella prospettiva dell'insediamento di una colonia permanente sul satellite. Secondo Paul Spudis, un altro ricercatore del team statunitense, una colonia sostenuta dalle riserve di ghiaccio darebbe un grosso impulso al programma spaziale americano e potrebbe occuparsi della ricerca di materiali preziosi. Il ghiaccio verrebbe fuso per fornire acqua ai coloni e, grazie a sistemi di energia solare, potrebbe essere scisso in idrogeno e ossigeno per produrre carburanti.