Pubblicata dalla Star Comics e redatta dai Kappa Boys, sicuramente i principali artefici del successo di manga e anime in Italia, non si limita a essere un contenitore di fumetti giapponesi di varia provenienza: è, invece, quanto di più, tra le riviste in vendita nelle nostre edicole, si avvicina ad un magazine giapponese. La collana è arrivata al numero 128 (il numero "Febbraio"): numero che vale decisamente la pena prendere in considerazione.
Interessante sia per i vari contributi redazionali (in particolare: il Queen Millennia Files, un ricco articolo sulla splendida serie La regina dei mille anni; il concorso per aspiranti disegnatori Nonkorso; i succinti ma attenti commenti su The Ring e Lupin III) che per la narrativa "non disegnata" (il primo capitolo del romanzo da cui Hayao Miyazaki ha tratto il suo celebre Kiki's Delivery Service) e per le particolarità delle storie a fumetti pubblicate.
Sui manga circolano diverse leggende e parecchi luoghi comuni: il bello di Kappa Magazine, da poco rititolata Kappa Magazine+ , sta nello spirito della testata - sbugiardare le mezze verità che circolano sui fumetti e la cultura giapponese - più che nella qualità assoluta delle storie.
I manga pubblicati su Kappa non sono nè i più alla moda nè quelli che rispondono integralmente agli stereotipi sui fumetti giapponesi.
Sono storie piuttosto particolari, che coprono diversi generi e che vengono pubblicate "spezzate" imitando l'originale pubblicazione giapponese (che spesso avviene, in prima battuta, sui magazine: solo in secondo momento si passa agli albi monografici).
C'è un po' di tutto: dal fantasy alla sf , dalla commedia al dramma, dal racconto storico a quello ironico.
L'unica nota comune sta, probabilmente, nella versatilità tematica e stilistica delle storie: a farla breve, molte delle serie passano con disinvoltura da un tipo di situazioni ad uno di tipo opposto.
Probabilmente il miglior esempio di quanto affermato è Office Rei, serie tra le più longeve tra quelle pubblicate su Kappa, che è ormai prossimo alla conclusione.
Discorso simile per Oh mia dea!, altro pilastro della collana che pare prossimo alla fine della corsa.
Gli appassionati di sf possono godere non solo dei redazionali e del fantasy di molti dei racconti, ma anche delle vicende di Exxaxion: serie che riprende robottoni e invasioni extraterrestri rendendole più inquietanti.
Gli alieni non hanno conquistato, ma colonizzato culturalmente, e le azioni più abominevoli sono compiute dietro una banale normalità di facciata.
Tutti spunti più o meno classici della fantascienza, orientale ed occidentale, che sono mischiati in maniera inquietante, con occasionali sortite erotiche o umoristiche.
Particolarmente inquietante la storia pubblicata questo mese, che rivela le terribili abitudini alimentari dei riofardiani.
Insomma una collana molto al di fuori dell'usuale, di certo non per tutti i gusti (ed anzi "per un pubblico maturo"), molto spesso arricchita con redazionali tanto polemici quanto stimolanti, che sta vivendo un interessante momento di transizione ed evoluzione (ricordiamo anche le occasionali pubblicazioni delle illustrazioni del notissimo Masamune Shirow, l'autore di Ghost in the Shell: un altro andare verso il futuro guardando al passato della rivista).
Da provare.
Kappa Magazine+ numero 128, editore Star Comics, mensile, 6,00 euro.
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