Nel ventiseiesimo secolo l'umantià ha colonizzato diverse centinaia di pianeti, muovendosi tra le stelle grazie all'utilizzo di wormholes generati artificialmente. Il genere umano è diviso in Adamisti, contrari alle biotecnologie, le cui nazioni più potenti sono i regni di Kulu e Oshanko, ed Edenisti, che grazie all'ingegneria genetica hanno sviluppato habitat e navi interstellari viventi.
Il campo energetico che si è impadronito di Quinn Dexter nella primo volume de La Crisi della Realtà si rivela un essere senziente, appartenente ad un "continuum" diverso dal nostro, con leggi fisiche differenti. L'entità comincia a richiamare altri abitanti del suo universo, per impossessarsi degli esseri umani di Lalonde.
Una delle prime vittime è Laton, un Edenista rinnegato o "serpente", rifugiatosi sul pianeta quarant'anni prima, quando un suo tentativo di conquistare la Confederazione era fallito, provocando la morte di centinaia di migliaia di persone, sia Adamisti che Edenisti.
Quello che nessuno sa ancora è che alcuni dei coloni asserviti hanno già lasciato Lalonde, diretti verso gli altri pianeti della Confederazione. Lo stesso Dexter si trova ora su Norfolk, così come Joshua Calvert, che entra in affari con una delle famiglie più importanti del pianeta:i Kavanagh. Altri mercanti, in orbita attorno a Norfolk per lo stesso motivo, sono meno fortunati di Joshua e vengono asserviti dai misteriosi invasori.
Ritorna l'universo del ciclo de L'Alba della Notte di Hamilton. In questa seconda parte vengono ripresi ed ampliati i temi narrativi introdotti nel primo volume: l'invasione, se di invasione si tratta, del povero e periferico Lalonde, la carriera di capitano indipendente di Joshua Calvert, i misteriosi alieni Laymil, scomparsi due millenni fa. Sullo sfondo si muovono decine di personaggi, come la misteriosa dottoressa Alkad Mzu, uno dei pochi superstiti di Garissa, un mondo annientato da bombe all'antimateria trent'anni prima, o Horst Elwes, un sacerdote alla ricerca della propria fede che si scopre dotato di un potere inaspettato. Hamilton procede nella sua narrazione senza perdere il ritmo anzi, introducendo nuovi personaggi e trame secondarie. La sua immaginazione spazia dalla descrizione del procedimento di produzione delle Lacrime di Norfolk, il miglior liquore della Confederazione (carissimo, non pensate di poterne comperare un'intera bottiglia), alla raffigurazione della società del pianeta Norfolk, simile a quella dell'Inghilterra vittoriana. Il risultato è un universo strutturato e credibile, che invita il lettore ad un'ulteriore esplorazione. Anche perché la "crisi" è solo all'inizio!
Peter F. Hamilton ha creato, tra il 1996 e il 1998 una delle più vaste e spettacolari trilogie di fantascienza degli ultimi tempi. Nota come il ciclo de L'Alba della Notte si compone di La crisi della Realtà, The Neutronium Alchemist e The Naked God. Gli ultimi due romanzi sono ancora inediti in Italia.
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