Scott Calvin è stato Babbo Natale per otto anni e i suoi fedeli folletti lo considerano il miglior Babbo Natale mai visto. Tuttavia il suo mondo viene sconvolto quando scopre che non solo suo figlio Charlie è finito sulla lista dei "cattivi" di quest'anno ma anche che, se non prenderà moglie entro la Vigilia di Natale (a cui manca solo un mese!), non potrà più continuare ad essere Babbo Natale! (La Signora Natale è prevista da una clausola del suo contratto). Disperato, Scott si rivolge ai suoi folletti e alla loro fantastica invenzione, una macchina in grado di riprodurre qualsiasi cosa, affinché creino un'altra versione di se stesso che prenda il suo posto per qualche tempo. Le cose presto precipitano al Polo Nord, luogo in cui Babbo Natale II detta nuove leggi su ciò che debba essere comunemente definito "buono" o "cattivo"; e come se ciò non bastasse, Scott si innamora di una potenziale Signora Natale che cerca di seminare discordia tra lui e Charlie. In un crescendo in cui Babbo Natale, la neo Signora Natale e i folletti si schierano tutti contro Babbo Natale II e il suo esercito di soldati di latta, il futuro della famiglia di Scott, il Polo Nord e il Natale stesso vengono pericolosamente minacciati. Basterebbe la trama a dare il senso di un film divertente, ma non esilarante che con garbo, ironia e tanta prevedibilità si pone come l'ennesima variazione sul tema. Certo, ci sono molti elementi divertentissimi come la renna mangia dolci e la fatina dei denti stufa del suo nome, eppure una sceneggiatura un po' fiacca e non particolarmente brillante si pone come l'ennesimo inno al consumismo (i regali di quando eravamo bambini sono quelli che ci rendono davvero felici), invece, di puntare sui temi più fantastici presenti nel film. Del resto queste sono ambizioni anche un po' ingenue per una pellicola molto onesta che è esattamente ciò che sembra. Il seguito di un film di successo che esce al cinema al momento giusto.